Alla reception c'è un computer

Alla reception c'è un computer Contro l'alto costo della manodopera l'industria alberghiera si informatizza Alla reception c'è un computer Un sistema Ibm gestisce alprestigioso Savoy di Londra anche le più insolite richieste dei clienti Semplificata la contabilità mentre con le serrature elettroniche sono in netto calo ifurti LONDRA. Sì certo, il signore desidera mele verdi e non rosse in camera e due, non uno, stuoini nel bagno. Soddisfare questi piccoli desideri dei clienti è uno dei modi in cui il Savoy, uno dei principali alberghi di Londra, cerca di conservare la sua reputazione di albergo capace di offrire un servizio molto personalizzato. Nonostante il suo antico charme, il Savoy non è per nulla refrattario alle innovazioni tecnologiche. Quando fu inaugurato un secolo fa, era il primo edificio in cemento e il primo hotel con la corrente elettrica. Oggi cerca di soddisfare i vizi ed i capricci degli ospiti con l'aiuto di un computer Ibm System 36, in cui vengono memorizzate simpatie ed antipatie di 80 mila clienti. Il sistema si è dimostrato affidabile, cioè non ha fatto mettere in camera dell'ospite goloso di mele verdi stuoini di quel colore. Ogni cliente può leggere le informazioni archiviate, così si rispetta tranquillamente il Data Protection Act. Tutte le 200 stanze del prestigioso albergo hanno serrature elettroniche, sviluppate dalla Gec Projects. Secondo il direttore del Savoy, Peter Crome, le chiavi magnetiche hanno in pratica eliminato i furti. Crome prevede a breve l'installazione di un impianto collegato al satellite per consentire video-conferenze fra persone dislocate in diverse parti del mondo. Se migliorare il servizio è importante per gli hotel di alto livello lo sarà ancor di più quelli di più modesto livello. Secondo un rapporto della società di consulenza Horwarth & Horwarth redatto per la International Hotel Association, «la tecnologia offrirà molte oppurtunità agli alberghi di accrescere l'efficienza e di ridurre i costi». Gli hotel in genere offrono una serie di servizi che danno piccoli introiti finanziari, ma che si verificano in rapida successione. Il cliente arriva, si presenta alla reception, utilizza il telefono, consuma al bar o cena nella sala ristorante, manda un facsimile o acquista un dono e così via. La maggior parte della documentazione legata a queste operazioni, compilata manualmente nei piccoli alberghi, può essere gestita automaticamente dal computer. Un primo passo, sarà l'imputazione automatica di tutti i servizi su un calcolatore centrale. Il cameriere anziché penna e blocchetto di carta userà un apparecchio portatile su cui digiterà l'ordinazione del cliente, subito ricevuta dal cuoco e memorizzata sul conto. L'Hilton di Londra, per facilitare le operazioni di fatturazione, si è collegato on-line con quattro società erogatrici di carte di credito. Il sistema Barclaycard Pdq2, simile a quelli usati nelle stazioni di servizio per gli automobilisti, verificherà la carta del cliente ed eliminerà la necessità di vaucher di credito cartacei. All'interno dell'industria dei viaggi, gli alberghi sono il settore che è rimasto più indietro nei sistemi di prenotazione automatizzati. Anche il sistema di gestione dei bagagli negli hotel è poco efficiente. In una visione futuristica le cameriere al piano e i fattorini potrebbero essere sostituiti da sistemi elettronici via via che i robot diventano accessibili alle piccole aziende. Sempre secóndo il rapporto, sarà più importante per un buon direttore d'albergo avere una buona conoscenza informatica piuttosto che una buona capacità di trattare con i clienti. Comunque, è consigliabile mantenere un archivio manuale di riserva nel caso in cui il sistema automatico si inceppi. La tecnologia comunque non spazzerà via tutte le tradizioni. «C'è un limite oltre il quale automatizzare diventa troppo complicato — dice Crome; — del resto nessuno vorrebbe andare in un albergo dove non avrebbe che macchine al suo servizio e neanche un cameriere in carne ed ossa». Lynton McLain Copyright «Financial Times» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Lynton, Peter Crome, Savoy

Luoghi citati: Italia, Londra