Dati sui quali riflettere
Spostarsi in città, l'incubo cresce Drammatico allarme da un sondaggio del Centro Pannunzio sui trasporti Spostarsi in città, l'incubo cresce «Tram lenti, pochi parcheggi, nessuna scelta» Radiografia di uno sfacelo. La tracciano con le loro risposte 3578 cittadini: sono industriali, casalinghe, pensionati, operai ed insegnanti scelti a caso per l'inchiesta campione del Centro Pannunzio sul traffico. Guardando i risultati non si salva niente e nessuno. Vengono indicate con chiarezza le mancanze, il quadro generale della situazione è tracciato da chi la città la vive ogni giorno: i trasporti pubblici vanno male, i taxi costano troppo, l'inquinamento continua ad essere un problema grave e si fa poco o nulla per risolverlo. E ancora: i parcheggi sono troppo pochi e secondo il 10 per cento degli intervistati i vigili urbani dovrebbero svolgere una prevenzione più severa. Morta la speranza di vedere realizzato il metrò: il progetto è considerato una favola che si tramanda di padre in figlio. Inutile insistere. Chi pensa invece che i torinesi userebbero volentieri la bicicletta per gli spostamenti in un'ipotetica isola pedonale nel centro storico ha sbagliato i propri calcoli: il 42 per cento ha detto un chiarissimo «no». Solo il 17 per cento è di parere contrario. Si parte dai trasporti pubblici. Resiste un 10 per cento che si dichiara soddisfatto, ma è troppo poco per contrastare il passo al 42 per cento che la pensa in maniera diversa. C'è anche la schiera dei delusi: mentre il 27 per cento non li utilizza mai, il 91 è convinta che «non si affrontano i problemi dei trasporti in modo da garantire un futuro migliore». La conseguenza immediata è considerare il traffico «difficile». Il 38 per cento si riferisce esclusivamente al centro storico, un altro 25 considera invece tutta la città un enorme rebus in cui l'ingorgo è sempre in agguato, nascosto da qualche cantiere. La situazione non migliora di molto se si parla di «isole pedonali». Da una parte infatti il 35 per cento è convinto che «siano utili per passeggiare», ma il 28 per cento risponde subito: «Intralciano soltanto il traffico». Alla fine, però, il problema sembra perfettamente inutile: il 37 per cento sostiene che «non vengono rispettate». Questo sostanziale equilibrio tra favorevoli e contrari trova un' altra conferma nella domanda: «Cosa pensate, in linea di principio, sulla chiusura del centro storico alla circolazione?». I «sì» sono il 41 per cento, i «no» il 33. La zona preferita è quella conpresa tra via Pietro Micca, via Cernaia, corso Siccardi, via della Consolata, corso Regina Margherita e via XX Settembre, mentre la maggioranza assoluta ritiene che si deve trattare di una chiusura con un orario ben preciso: dalle 7 alle 10. Meno del previsto quelli che la prefe- rirebbero per l'intera giornata: solo il 30 per cento. I problemi del traffico in città non finiscono però qui. C'è sfiducia, soprattutto se si affronta il discorso dell'inquinamento atmosferico e acustico. Più dell'80 per cento degli intervistati pensa che si sta facendo poco o nulla. Se da una parte bisogna comunque ricordare che le risposte sono state date prima che venisse fatto in Comune il vertice per combattere l'emergenza di queste ultime settimane, dall'altra c'è da notare come il pessimismo nei confronti di cambiamenti a breve termine sembri essere una caratteristica comune ai risultati di ogni domanda. Alla fine si torna quindi a parlare dei parcheggi. Discussi, alla base di vecchie e nuove polemiche, continuano ad essere uno dei nodi principali della difficile situazione che si è venuta a creare. Infatti il 59 per cento ritiene che costruirne di nuovi significherebbe affrontare in modo deciso il problema, il 55 per cento continua a ripetere che oggi sono impossibili da trovare. Le proposte per trasformare Torino sono parecchie: provvedere a servizi pubblici più veloci e frequenti (51 per cento), costruire sottopassi nei punti cruciali, scaglionare le entrate in ufffici e scuole, avere una più efficace prevenzione da parte dei vigili e costruire un'autostrada urbana. Il panorama si completa con il servizio taxi, definito «buono, ma troppo caro», e il sogno della metropolitana. L'89 per cento si è dichiarato favorevole, ma più della metà non ha la minima fiducia che possa finalmente essere realizzata. Note positive? Le zone blu, i parcheggi a pagamento in corso Re Umberto, Galileo Ferraris, piazzale Valdo Fusi, e quello in piazza San Carlo. Anche in questo caso però non bisogna essere troppo ottimisti: nonostante la grande maggioranza si sia dichiarata favorevole, sono in molti ad aver risposto che «funzionerebbero meglio se fossero fatti rispettare». Paolo Negro
Persone citate: Galileo Ferraris, Pannunzio, Paolo Negro
Luoghi citati: Torino
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