Catturato il terzo figlio di Ceausescu

La Bulgaria abolisce il ruolo guida del pc Oggi si riunisce l'Assemblea Nazionale in cui sembra scontata una votazione favorevole alla modifica costituzionale La Bulgaria abolisce il ruolo guida del pc Ieri a Sofia una grande folla ha manifestato contro i comunisti SOFIA. Alla vigilia della riunione a Sofia dell'Assemblea nazionale che deve abolire i paragrafi della Costituzione bulgara che sostengono il «ruolo guida» del partito comunista, l'Unione delle forze democratiche (il cartello dell'opposizione) ha organizzato ieri una grande manifestazione nella capitale per chie • dere il pieno pluralismo politico e la democratizzazione a tutti i livelli nel Paese. Una grande folla, da 15 a 50 mila persone, a seconda delle fonti, si è radunata nel pomeriggio per tre ore, malgrado il freddo intenso (—12) davanti alla cattedrale ((Alexander Nevskij», il simbolo della Bulgaria libera, perché fu edificata, all' inizio del secolo, in ricordo dei 200 mila russi inviati dallo zar Alessandro II nel 1877 per aiutare i bulgari a rovesciare il giogo turco che dominava da cinque secoli il Paese. L'oratore più atteso è stato Zhelio Zhelev, il presidente dell'udf. Questi ha letto una serie di punti che riguardano, in particolare, il dibattito in Parlamento che comincia oggi. L'Assemblea nazionale, infatti, deve votare sull'abolizione dei paragrafi secondo e terzo dell'articolo primo della Costituzione, che riguarda il «ruolo guida del partito». «Dolu Bkp» (abbasso il pc bulgaro) ha gridato a lungo la gente. Sembra scontata una votazione favorevole ad abolire i due paragrafi. Tuttavia i comunisti hanno fi- nora sostenuto la necessità di mantenere in vita il primo paragrafo dello stesso articolo 1, che recita: «La Repubblica Popolare di Bulgaria è uno Stato socialista dei lavoratori della città e della campagna, con alla testa la classe operaia». Zhelev ha chiesto che anche questo paragrafo sia completamente cancellato. Il leader dell' udf ha sostenuto che in Bulgaria è necessario il pluralismo politico, «senza nessun privilegio per nessun partito». Proseguendo nella lettura di una «dichiarazione», Zhelio Zhelev ha chiesto tra l'altro «la depoliticizzazione» dell'esercito e della polizia, nuove leggi elettorali, elezioni solo parziali per maggio, l'ammissibilità di tre tipi di proprietà (privata, cooperativa e pubblica), e l'approvazione di una serie di leggi che garantiscano tutto questo. Domani comincia una «tavola rotonda» che durerà fino al 24 gennaio (tra il pc bulgaro, che avrà al suo fianco l'alleato partito agrario, e l'udf) per discutere di tutto l'arco dei problemi politici, giuridici ed economici da risolvere per avviare decisamente il Paese sulla via della democrazia. Il leader dell'udf ha chiesto che l'ex leader bulgaro, Todor Zhivkov, sia processato, anche perché, ha aggiunto, si possa così conoscere tutto quello che ha commesso il deposto regime. Zhivkov è stato rovesciato, dopo 35 anni di «regno», il 10 no¬ vembre scorso, e sostituito da Petar Mladenov. Zhelev, ancora leggendo la sua «dichiarazione», ha espresso l'appoggio dell' udf alle proposte espresse il 29 dicembre scorso dal governo bulgaro al Comitato centrale del partito sulla questione della minoranza turca. Nel 1984 Zhivkov aveva emanato delle , norme che, tra l'altro, obbligavano la minoranza di lingua turca e di religione musulmana (circa un milione di persone in una popolazione della Bulgaria di dieci milioni di abitanti) ad abbandonare i propri nomi turchi tradizionali per assumere nomi bulgari. Tanto il governo di Sofia che il pc bulgaro hanno proposto che le norme di Zhivkov siano abolite. Sofìa. Un gruppo di donne della minoranza turca ieri nella manifestazione davanti alla cattedrale «Alexsander Nievski

Luoghi citati: Bulgaria, Sofia