Sfuggito al pogrom

Sfuggito al pogrom Sfuggito al pogrom // campione di scacchi Kasparov «Così sono scappato da Baku» COPENAGHEN. Il campione del mondo di scacchi, Garry Kasparov, è riuscito a salvare la famiglia e altri 60 parenti dalla violenza degli azeri caricardo tutti su un aereo charter che da Baku, la capitale dell'Azerbaigian, li ha portati a Mosca. La fuga, preparata fino al minimo dettaglio, è stata raccontata da Kasparov al corrispondente da Londra di un giornale danese, «Ekstra Bladet». 11 campione, temendo per la sorto della sua famiglia — è figlio di madre armena e di padre ebreo — era andato a Baku il 5 gennaio. «Gli armeni — ha spiegato Kasparov — stavano perdendo il posto di lavoro, in città c'era un'atmosfera pericolosa, dovevo salvare i familiari. Avevo amici a Mosca e dappertutto. Sapevo che mi avrebbero aiutato». «Venerdì scorso è scoppiato il finimondo — ha aggiunto Kasparov —, non riesco neanche a raccontare che cosa è successo, tanto è inconcepibile. La gente veniva uccisa da bande di terroristi, i giovani riuscivano a scappare ma i vecchi erano costretti a restare nascosti finché venivano trovati e massacrati». Nessuno tuttavia si era per¬ messo di penetrare nell'appartamento del campione del mondo, così intorno ai Kasparov si raccoglievano parenti di diversa provenienza. Infine la salvezza, su un charter per Mosca. Il ventiseienne campione del mondo ha detto anche che egli addossa la colpa della violenza nel Caucaso al presidente Michail Gorbaciov. «Un mese e mezzo fa dissi a un giornale inglese che l'Occidente aveva messo Gorbaciov su un piedistallo di eroe che non si meritava. Ferme Gorbaciov è un fallito». Alla domanda su che cosa pensasse degli armeni che a Mosca hanno dato del criminale a Gorbaciov, Kasparov ha risposto: «Sono ancora sconvolto da quello che ho visto negli ultimi cinque giorni. Quest'ondata di violenza poteva essere prevenuta. Che cosa si può pensare di un governo che permette cose del genere? Quello che tutti voi avete visto in televisione è nulla rispetto all'inferno da cui sono appena fuggito... Io non fui testimone di ciò che avvenne nel 1915, quando i turchi massacrarono migliaia di armeni, ma ora sono sicuro di poterlo immaginare». ■ [Ansa-Agi)

Luoghi citati: Azerbaigian, Baku, Copenaghen, Londra, Mosca