Spari al sindaco anti-Hirohito

Spari al sindaco anti-Hirohito Estremista di destra ha ferito il leader di Nagasaki, duro critico dell'imperatore Spari al sindaco anti-Hirohito E'fuori pericolo: arrestato il feritore, capo di un gruppo ultra Minacciato di morte, da dicembre era rimasto senza scorta TOKYO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Più d'un anno dopo aver criticato l'allora morente imperatore Hirohito per le sue responsabilità nella guerra, il sindaco di Nagasaki è stato ieri assalito e ferito da colpi di pistola alle spalle da parte d'un estremista di destra. Solo un mese fa aveva rinunciato alla scorta armata assegnatagli dopo che per le sue dichiarazioni gli erano giunte minacce, intimidazioni e perentorie esortazioni al suicidio. Trapassato da parte a parte poco sopra il cuore da uno dei colpi mentre saliva in macchina uscendo dal Comune, il sindaco dopo un lungo intervento chirurgico è stato dichiarato fuori pericolo. Fuggito su una macchina presa a nolo e abbandonata a settecento metri dal luogo dell'agguato, l'assalitore è stato arrestato in serata. Aveva noleggiato la vettura dando la propria identità, e lo hanno preso senza difficoltà in albergo, dove si era ritirato aspettando l'arresto. Secondo l'uso dell'estremismo di destra nipponico ha ammesso senza probenu di essere lui il responsabile. E' Kasumi Tojiri, 40 anni, dirigente d'uno dei maggiori gruppi estremisti, il «Seiki Juku», o «Scuola della giustizia». E' il secondo, grave attentato politico dal 1970, quando un giovane estremista di destra uccise a coltellate il presidente | del partito socialista. Nulla viene ufficialmente riferito del suo interrogatorio, ma appare chiaro che Tojiri voleva uccidere il sindaco per lavare l'offesa de lui portata un anno fa al Tenno con le sue dichiarazioni. Nell'aula del Consiglio comunale, il 7 dicembre 1988, mentre il Giappone era in lutto per Hirohito morente da settembre, il sindaco Itoshi Motoshima, 68 anni, pur nell'umana pietà per la lunga agonia, additò nell'intoccabile Tenno il supremo responsabile del militarismo che aveva trascinato il Paese in guerra. Le sue affermazioni suscitarono scandalo in una fase in cui tutti i mezzi di pressione psicologica venivano dispiegati affinché il Paese si raccogliesse attorno a Hirohito in un revival di sacralità diretto al rafforzamento del sistema imperiale e della religione scintoista in esso incarnata. Sindaco dal '75 per il partito liberaldemocratico, antinuclearista, cattolico praticante, Motoshima, a parte comunisti e socialisti, fu l'unico a distaccarsi dall'orchestrata ondata emotiva che faceva passare sotto silenzio il Tenno di prima della guerra. La sua appartenenza al partito di governo e il fatto di rappresentare una città colpita dall'atomica dava maggior peso alle sue parole: con lui veniva il lamento di Nagasaki devastata in seguito alla guerra che il Giappone e l'imperatore avevano voluto. Espulso dal partito ma rimasto in carica essendo stato eletto con votazione diretta, Motoshima ricevette minacce di morte: ottomila lettere, là maggior parte di insulti, con esortazioni al suicidio, accompagnate da pistole, proiettili, lamette. Da Tokyo calarono su Nagasaki i gruppi dell'estrema destra, a correre la città coi loro lugubri furgoni neri blindati sventolanti il vessillo del Sol Levante, gli altoparlanti a tutto volume con marce militari alternate a minacce contro il sindaco. Motoshima dovette accettare una costante scorta. Dopo un anno la tensione sembrava scomparsa. Il 14 dicembre il sindaco ha chiesto e ottenuto il ritiro della scorta. Gli estremisti non aspettavano altro. Ieri pomeriggio, fuori del municipio, l'agguato, a lungo meditato. Motoshima stava salendo in macchina quando l'assalitore gli ha sparato tre colpi alle spalle. Solo uno lo ha colpito: entrato dalla scapola sinistra, è uscito dal petto attraversando un polmone. Mentre la vittima si accasciava l'assalitore è fuggito sulla macchina che aveva parcheggiato lì vicino, e che ha poi abbandonato. In serata la cattura, dopo che gli ambienti politici avevano espresso sdegno e preoccupazione. Fernando Mozzetti Il sindaco di Nagasaki, soccorso subito dopo l'attentato

Persone citate: Fernando Mozzetti, Itoshi Motoshima, Juku, Motoshima

Luoghi citati: Giappone, Nagasaki, Tenno, Tokyo