Si è sbloccata l'Enimont

Si è sbloccata l'Enimont Maggioranza e verdi trovano un'intesa sugli sgravi fiscali Si è sbloccata l'Enimont Accolto un emendamento che prevede garanzie rigide per l'ambiente Superata l'opposizione, la Camera può dare oggi il via libera alla legge ROMA. A sorpresa, la maggioranza trova l'accordo con i verdi. E così, alla Camera, gli sgravi fiscali per l'Enimont riprendono slancio. L'improvvisa alleanza è stata raggiunta ieri sera, proprio quando il clima si era fatto più pesante: poche ore prima i deputati verdi Stefano Andreis e Massimo Scalia avevano confermato l'ostruzionismo contro il disegno di legge che concede 825 miliardi di sconto d'imposta alla Montedison per costituire il colosso chimico con l'Eni. La situazione è stata sbloccata dalla puntigliosa trattativa condotta dal democristiano Nino Carrus e dal socialista Franco Piro, presidente della commissione Finanze. Il patto con i verdi prevede che gli sgravi saranno concessi dopo che il Cipe avrà verificato il rispetto da parte dell'Enimont di una serie di impegni per l'ambiente. L'ostruzionismo era infatti stato motivato da Andreis e Scalia con l'inopportunità di «concedere alle imprese soldi della collettività al di là dei rilievi avanzati in sede Cee, senza imporre precisi vincoli». Con grande rapidità, è quindi cambiato tutto. L'assemblea dei deputati ha innanzitutto bocciato una dopo l'altra le cinque pregiudiziali di costituzionalità e le tre di merito presentate dalle opposizioni nonché la richiesta di sospensione avanzata dal msi; prima di Natale la discussione del provvedimento si era arenata proprio durante l'esame delle pregiudiziali. Aggirati questi ostacoli, Andreis ha chiesto di interrompere la seduta per un'ora. E' stato il segnale che all'intesa con la maggioranza mancavano solo dei ritocchi. Prima che i lavori riprendessero, la maggioranza e i verdi hanno perfezionato il testo di un emendamento al disegno di legge. E' stato concordato (e ora l'assemblea della Camera dovrà pronunciarsi su questo punto prima di votare l'intero provvedimento) che gli sgravi fiscali vengano concessi a condizione che «venga presentata al Cipe una carta d'intenti sugli obiet¬ tivi strategici delle produzioni conforme agli orientamenti» indicati nell'aprile '88 dalla commissione Attività produttive della Camera. Al Cipe dovrà essere presentato un rapporto sull'impatto ambientale delle attività dell'Enimont. Il Comitato interministeriale consentirà le agevolazioni se' l'Enimont rispetterà sette punti: 1) adeguamento ai parametri di sicurezza, impatto ambientale e sanitario della Cee; 2) innovazioni tecnologiche per affrontare i problemi sanitari; 3) applicazione delle regole Cee anche nei rapporti con i Paesi extracomunitari; 4) valutazione della non nocività dei nuovi prodotti; 5) sviluppo della chimica delle sostanze naturali; 6) attività per i miglioramenti ambientali; 7) nessuna produzione militare. La concessione degli sgravi da parte della Camera potrebbe rilanciare l'Enimont proprio mentre il gruppo sta cercando nuovi sbocchi operativi (proprio ieri è stato raggiunto un accordo nel Qatar). Ir. ipp.]

Persone citate: Franco Piro, Massimo Scalia, Nino Carrus, Scalia, Stefano Andreis

Luoghi citati: Andreis, Qatar, Roma