«Quell'incidente era imprevedibile» di G. M.

«Quell'incidente era imprevedibile» SPORT A RISCHIO? «Quell'incidente era imprevedibile» Gli uomini della sezione speleologica del soccorso alpino seguono da borgo Grotta Gigante le operazioni di soccorso. Preparano materiali e assistono le squadre che vanno in aiuto a Massimiliano Puntar, lo speleologo rimasto ferito dentro la grotta «Veliko Sbrego». Franco Pesenti, della sezione speleologica del Friuli Venezia Giulia, commenta questa drammatica avventura. «A dire il vero non sono molto frequenti gli incidenti durante le discese in abissi come questo, anche perché non è che si vada da sprovveduti: c'è molta preparazione, e sono in dotazione tutti i più avanzati sistemi di sicurezza. Insomma, per dedicarsi ad un'attività co¬ me questa, bisogna conoscere a perfezione la tecnica». Nel caso dell'incidente nella grotta sul monte Canin, dice Pesenti, c'è stato l'imponderabile. «Si sono staccati dei sassi, è successo quel che è successo. Certo, le condizioni di una grotta possono essere controllate prima della discesa, ma fino ad un certo punto. Ci può essere sempre una fessurazione che provoca un distacco di materiale. Ma per fortuna, ripeto, questi sono casi rari». Franco Pesenti afferma che di infortuni di questo genere ne accade uno ogni tanti anni. «Capitano, invece, incidenti piccoli». Ma, sostiene Pesenti, la percentuale è più bassa che in altre attività». [g. m.]

Persone citate: Canin, Franco Pesenti, Pesenti

Luoghi citati: Friuli, Venezia Giulia