«Ma i magistrati sono preoccupati»

«Ma i magistrati sono preoccupati» ESPOSTO AL CSM «Ma i magistrati sono preoccupati» ROMA. Il disegno di legge sulla droga, approvato al Senato e di prossima discussione alla Camera, preoccupa i giudici per le ripercussioni che potrebbe avere sull'attività giudiziaria. Il gruppo di magistratura democratica in seno al Csm ha ieri presentato al plenum una richiesta di discussione della questione ottenendo la sua trasmissione alla commissione riforma. Questa, quanto prima, dovrà formulare una proposta da esaminare in seduta plenaria. La nuova disciplina — hanno spiegato nelle motivazioni i firmatari della richiesta —, introduce nuove figure di reato di competenza pretorile. Non solo: «Per le sanzioni amministrative di competenza del prefetto, è prevista l'opposizione davanti al pretore civile, la cui sentenza è ricorribile in Cassazione». «In questo modo — hanno osservato gli esponenti di magistratura democratica — sulle spalle dei magistrati viene ad essere caricato un peso davvero grande: la soluzione complessiva del problema delle tossicodipendenze». Questo, hanno aggiunto, anche per un altro profilo: «Il tossicodipendente può impugnare davanti al tribunale il programma terapeutico stabilito dal servizio pubblico e può ricorrere in Cassazione». Il che significa «che il giudice è chiamato al compito improprio di sostituirsi agli operatori esperti in tossicodipendenza». [Agi]

Luoghi citati: Roma