Marsiglia, ucciso il vicesindaco
Marsiglia, ucciso il vicesindaco L'agguato, di notte, davanti a un ristorante. Si occupava dell'edilizia popolare Marsiglia, ucciso il vicesindaco La mafia del Midi alza il tiro: ricercati due killer PARIGI NOSTRO SERVIZIO Marsiglia, mezzanotte di martedì: il corpo del dottor JeanJacques Peschard, 59 anni, vicesindaco, giace riverso sul volante della Bmw 320, crivellato di colpi. Un'esecuzione che ricorda un delitto mafioso. Per ora né la polizia né la magistratura si sbilanciano in ipotesi. Ma l'impressione generale è che ci si trovi di fronte a un avvertimento. Il dottor Peschard — un noto medico — era sindaco dei quartieri Nord della città (in Francia esiste la figura del sindaco di quartiere), dove sono in corso giganteschi programmi di ristrutturazione edilizia. In questa città tradizionalmente «calda» il socialista dissidente Peschard («un militante un po' naif» secondo un dirigente del ps locale) probabilmente ha intralciato i piani di qualcuno. Segnando la sua condanna a morte. Jean-Jacques Peschard aveva passato la serata di martedì in un ristorante vicino a piazza Albert Durand, in compagnia di cinque consiglieri municipali. Salutati i colleghi Peschard si è avviato verso la sua Bmw, posteggiata a qualche metro di distanza, in un vicolo cieco. Mentre faceva marcia indietro una Renault 20 si è affiancata. A bordo c'erano due uomini coi volti mascherati. Il passeggero è sceso, armato di un fucile a pompa, ha puntato l'arma contro il medico e ha aperto il fuoco. Un proiettile ha trapassato la testa del dottor Peschard, fulminandolo. Il killer è risalito, con calma, sulla R20 che si è allontanata. La Bmw, senza più controllo, ha proseguito lentamente la corsa fermandosi contro un muro. In pochi minuti la via si è riempita di gente, tutti hanno riconosciuto il vicesindaco, molto popolare in città. Peschard era un uomo discreto e refrattario alla celebrità recentemente acquisita grazie alla carica in municipio. Eletto consigliere socialista nel 1974 nella lista di Gaston Defferre — il celebre sindaco-ministro — si era occupato di igiene e di assistenza medica. Nel marzo '89 si era presentato in una lista socialista dissidente, era divenuto vicesindaco (e sindaco del 7° settore) ed era stato immediatamente espulso dal partito. Ma non ne era rimasto particolarmente turbato. Si era gettato con slancio nelle nuove occupazioni creando un «supermercato del cuore», in pratica una distribuzione di alimenti ai più poveri dietro il pagamento simbolico di un franco. Un'iniziativa che lo aveva reso molto popolare nei quartieri settentrionali, i più sfavoriti di Marsiglia, i più afflitti dalla criminalità. «Sono convinto — diceva Peschard — che se i balordi di periferia trovassero ogni giorno qualcosa da mangiare a basso prezzo non avrebbero più voglia di delinquere». Un'altra crociata del dottor Peschard era quella contro gli stupefacenti. Ma l'incarico più importante e delicato era senza dubbio quello della commissione edilizia che Peschard divideva con altri tre consiglieri. E' forse lì la chiave del delitto. Il «buon dottor Peschard», sposato due volte e padre di quattro figli, aveva però una vita sentimentale turbolenta. Tutta Marsiglia lo sapeva, specie da quel giorno di dicembre 1984 quando la sua segretaria — alla quale era legato da una relazione — scomparve misteriosamente. La polizia non risparmiò l'illustre clinico e giunse al punto di scavare nel giardino della sua villa alla ricerca del cadavere dell'amante sparita. Per completare il quadro, nel maggio 88 il direttore della clinica dove Peschard esercitava veniva ucciso al volante della sua automobile da un uomo incappucciato. Proprio come il vicesindaco. Paolo Potetti hanno riconosciuto il vicesindaco, molto popolare in città. Peschard era un uomo discreto e refrattario alla celebrità recentemente acquisita grazie alla carica in municipio. Eletto consigliere socialista nel 1974 nella lista di Gaston Defferre — il celebre sindaco-ministro — si era occupato di igiene e di assistenza medica. Nel marzo '89 si era presentato in una lista socialista dissidente, era divenuto vicesindaco (e sind dl 7° tt) d tatuna distribuzione di alimenti ai più poveri dietro il pagamento simbolico di un franco. Un'iniziativa che lo aveva reso molto popolare nei quartieri settentrionali, i più sfavoriti di Marsiglia, i più afflitti dalla criminalità. «Sono convinto — diceva Peschard — che se i balordi di periferia trovassero ogni giorno qualcosa da mangiare a basso prezzo non avrebbero più voglia di delinquere». Un'altra crociata del dottor Phd ra qlla contro gli sposato due volte e padre di quattro figli, aveva però una vita sentimentale turbolenta. Tutta Marsiglia lo sapeva, specie da quel giorno di dicembre 1984 quando la sua segretaria — alla quale era legato da una relazione — scomparve misteriosamente. La polizia non risparmiò l'illustre clinico e giunse al punto di scavare nel giardino della sua villa alla ricerca del cadavere dell'amante sparita. Per completare il quadro nel maggio 88 il direttore Nella foto, un poliziotto Ispeziona l'auto di Peschard crivellata di proiettili. Qui sopra, il vicesindaco: era Impegnato sul fronte dell'assistenza sociale
Persone citate: Gaston Defferre, Paolo Potetti
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