Quando l'Aids va in assemblea

Quando l'Aids va in assemblea Oggi a Londra i contestatori daranno battaglia sulla politica della Wellcome Quando l'Aids va in assemblea E sotto accusa la politica dei prezzi del Retrovir, unica cura autorizzata per la malattia «Non si possono fare riduzioni» dice la società, ma una terapia costa quasi quattro milioni LONDRA. Sarà un'assemblea speciale, quella della Wellcome. In discussione sarà il prezzo del Retrovir, l'unico farmaco autorizzato anti-Aids venduto con gran profitto dal gruppo britannico. «Non intendiamo ridurre il prezzo», tuona il presidente della società farmaceutica britannica, Alfred Shepperd. Ma cresce l'opposizione contro quella che alcuni definiscono una vera speculazione. Dieci attivisti dell'Art Up, un gruppo statunitense che lotta per la difesa dei malati di Aids, hanno comprato altrettante azioni della Wellcome per partecipare alla riunione. Il loro obiettivo è la riduzione del prezzo del Retrovir. Anche se gli attivisti di Art Up hanno annunciato di voler fare il possibile per creare confusione all'interno dell'assemblea e di «voler porre domande fino ad arrivare ad essere espulsi», alla Wellcome sembrano tranquilli e dicono di non avere intenzione di prendere misure in proposito. «Ogni azionista ha il diritto di venire a esporre le proprie richieste», sostengono al quartier generale della società. Secondo il movimento, la Wellcome ha ricavato grossi profitti da questo che rappresenta il secondo prodotto più venduto della società britannica e che occupa una situazione di quasi monopolio sul mercato. Il Retrovir, infatti, viene utilizzato attualmente da circa 60 mila persone in tutto il mondo, due terzi dei quali negli Stati Uniti, dove qualcosa come cinquemila persone sono ammalate di Aids. Nei primi otto mesi di quest'anno il farmaco ha prodotto entrate pari a 134 milioni di sterline (280 miliardi di lire) e ha avuto una parte non indiffe¬ rente nella formazione dei 283 milioni del reddito operativo. E' per questo che, oltre alla riduzione del prezzo l'Art Up chiede alla Wellcome l'aumento degli investimenti per la ricerca. Ma Shepperd non ha fornito grosse speranze. Non è la prima volta che la società farmaceutica viene sottoposta alle pressioni di gruppi sorti per proteggere gli interessi dei malati di Aids. Sono stati effettuate, infatti, due revisioni del prezzo di vendita da quando, tre anni fa, il Retrovir è stato messo in commercio. Questo, accanto a un calo delle dosi raccomandate, ha ridotto il costo medio annuo del trattamento di un terzo. Ma la cifra è pur sempre di 3 mila dollari (circa 3,8 milioni di lire). Il presidente della società ha anche aggiunto che «la Wellcome sta spendendo milioni di sterline per lo studio di ulteriori applicazioni del Retrovir, utilizzato sia da solo, sia insieme con altri farmaci, e degli effetti che può avere sui sierodipendenti». Secondo molti esperti, infatti, il farmaco, anche se è risultato efficace nel ritaidare il progresso della malattia, in realtà non riesce a far guarire dall'Aids e può creare degli effetti collaterali anche molto seri. Peter Marsh Copyright «Financial Times» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Alfred Shepperd, Peter Marsh

Luoghi citati: Italia, Londra, Stati Uniti