Il misterioso «esecutivo» di G. Ce.

Il misterioso «esecutivo» LOTTA CONTINUA Il misterioso «esecutivo» MILANO. «Non è un gran problema, Bompressi», quasi lo incoraggia il presidente. A un'ora dall'inizio dell'interrogatorio, le domande sono sull'esistenza di un esecutivo politico di Lotta Continua. Marino dice di aver saputo, da Pietrostefani, che il delitto era stato deciso da questo esecutivo, cui partecipava anche Sofri. Bompressi, in aula, lo esclude: «Esisteva probabilmente una struttura non formalizzata, un gruppo ristretto che raccoglieva le esperienze delle singole città, non un esecutivo». Ma il presidente si è quasi divertito. Proprio martedì l'avvocato di Sofri aveva mostrato una raccolta del giornale dell'anno '71. Incuriosito, il presidente l'aveva chiesta in visione. Ed ecco, ieri, che il misterioso esecutivo che tutti negano diventa meno misterioso. «Ma come — dice il presidente — proprio sulla raccolta di Lotta Continua leggo che l'I 1, 12 e 13 luglio '71, a Pavia, c'è stata una riunione con all'ordine del giorno "Documenti elaborati dall'esecutivo nazionale"». Bompressi tentenna. E Pietrostefani e Sofri dovranno rispondere ad una domanda in più: perché hanno sempre negato l'esistenza dell'esecutivo? [g. ce.]

Persone citate: Bompressi, Lotta, Pietrostefani, Sofri

Luoghi citati: Milano, Pavia