Divisi anche su Berlinguer

Divisi anche su Berlinguer NEL PCI Divisi anche su Berlinguer ROMA. Enrico Berlinguer torna da protagonista nel confronto all'interno del pei in vista del congresso straordinario del partito, che dovrà esprimersi sulla proposta di Achille Occhetto. Il pensiero e la figura dell'ex segretario vengono richiamati dal fronte del «sì» e da quello del «no» per sostenere o contestare la «svolta» occhettiana. I berlingueriani si dividono, più o meno equamente, tra i due schieramenti congressuali: Pecchioli, Tato, Giglia Tedesco e Marisa Rodano sono con il segretario; per il «no» invece ci sono Tortorella, Angius e Chiarante. Dura, in particolare, la polemica tra il responsabile enti locali del partito, Gavino Angius, primo firmatario della mozione Ingrao, Natta e Tortorella, e Antonio Tato, per 15 anni il più stretto collaboratore di Berlinguer e ora portavoce ufficiale del «sì». «Mi ha stupito e amareggiato — afferma in una dichiarazione Tato —-che proprio il compagno Angius abbia espresso una valutazione non soltanto irritata, ma anche fuori misura, parlando di "merce da bancarella congressuale" del pensiero di Berlinguer. Mi pare, prosegue Tato, «che quando si usano termini di tale pesantezza, oggettivamente offensivi, si immiserisce il confronto politico tra compagni e, in questo caso, si svilisce la stessa figura di Berlinguer oltre che il patrimonio così ricco che egli ci ha lasciato». «Per parte mia, non si è fatto alcun uso strumentale di Berlinguer: dell'attualità della sua lezione mi sono sforzato di dare una serena, anche se soggettiva, interpretazione politica». [Agii

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