Bloccato in grotta mille metri sotto terra

Bloccato in grotta mille metri sotto terra Speleologo in Jugoslavia, oggi il salvataggio Bloccato in grotta mille metri sotto terra UDINE. Numerose squadre di soccorso sono impegnate da ieri mattina nella delicata fase di recupero di uno speleologo triestino, Mario Bianchetti di 34 anni, blocccato a 1050 metri di profondità con un polso fratturato nella grotta «veliko sbrego», sul monte Canin. I soccorritori avrebbero dovuto raggiungere l'imbocccatura della grotta da Sella Nevea seguendo il percorso più breve, ma le autorità jugoslave non hanno dato loro il permesso per cui hanno dovuto affrontare un itinerario più lungo. Partite all'alba le squadre hanno raggiunto la grotta nel primo pomeriggio superando forti asperità rese più difficoltose dal terreno ghiacciato. L'incidente è avvenuto ieri mattina. Bianchetti, uno dei più noti speleologi italiani, stava scendendo lungo una delle pareti della grotta che si trova in territorio jugoslavo quando un masso che si è stacccato da una parete gli è finito addosso provocandogli la frattura di un polso. Stava effettuando l'esplorazione della grotta assieme a due compagni entrambi triestini, Paolo Pezzolato di 29 anni e Roberto Antonini di 25. Dopo l'incidente Pezzolato è rimasto nella grotta per confortare e prestare soccorso, per quanto possibile, a Bianchetti, mentre Antonini è risalito in superficie per dare l'allarme. Ha dovuto affrontare un lungo e faticoso cammino tra la neve ed è arrivato a Sella Nevea intorno alle 22. Scattato l'allarme è subito partita da Trieste una squadra di 10 volontari tra i quali un medico. Il recupero dello speleologo è previsto per domani mattina. Per raggiungere gli oltre mille metri di profondità ci vogliono infatti non meno di 10 ore. La grotta si configura come un vero e proprio labirinto. (Agi] Bloccato in grotta mille metri sotto terra Speleologo in Jugoslavia, oggi il salvataggio Bloccato in grotta mille metri sotto terra UDINE. Numerose squadre di soccorso sono impegnate da ieri mattina nella delicata fase di recupero di uno speleologo triestino, Mario Bianchetti di 34 anni, blocccato a 1050 metri di profondità con un polso fratturato nella grotta «veliko sbrego», sul monte Canin. I soccorritori avrebbero dovuto raggiungere l'imbocccatura della grotta da Sella Nevea seguendo il percorso più breve, ma le autorità jugoslave non hanno dato loro il permesso per cui hanno dovuto affrontare un itinerario più lungo. Partite all'alba le squadre hanno raggiunto la grotta nel primo pomeriggio superando forti asperità rese più difficoltose dal terreno ghiacciato. L'incidente è avvenuto ieri mattina. Bianchetti, uno dei più noti speleologi italiani, stava scendendo lungo una delle pareti della grotta che si trova in territorio jugoslavo quando un masso che si è stacccato da una parete gli è finito addosso provocandogli la frattura di un polso. Stava effettuando l'esplorazione della grotta assieme a due compagni entrambi triestini, Paolo Pezzolato di 29 anni e Roberto Antonini di 25. Dopo l'incidente Pezzolato è rimasto nella grotta per confortare e prestare soccorso, per quanto possibile, a Bianchetti, mentre Antonini è risalito in superficie per dare l'allarme. Ha dovuto affrontare un lungo e faticoso cammino tra la neve ed è arrivato a Sella Nevea intorno alle 22. Scattato l'allarme è subito partita da Trieste una squadra di 10 volontari tra i quali un medico. Il recupero dello speleologo è previsto per domani mattina. Per raggiungere gli oltre mille metri di profondità ci vogliono infatti non meno di 10 ore. La grotta si configura come un vero e proprio labirinto. (Agi]

Persone citate: Antonini, Canin, Mario Bianchetti, Paolo Pezzolato, Pezzolato, Roberto Antonini, Sella Nevea

Luoghi citati: Jugoslavia, Trieste