Inchiesta sulla morte del giovane calciatore

Inchiesta sulla morte del giovane calciatore Prato, forse il suo infarto era prevedibile Inchiesta sulla morte del giovane calciatore PRATO. E' stata avviata un'inchiesta della magistratura sulla morte del giovane calciatore pratese deceduto domenica mattina durante una partita tra due squadre amatoriali affiliate alla Uisp. L'autopsia sul cadavere di Alessandro Rosati, 22 anni, ha accertato che la morte è sopravvenuta per problemi di natura cardiaca. Il calciatore sarebbe stato vittima di un infarto fulminante che gli ha provocato un'immediata perdita di conoscenza. Gli accertamenti avrebbero inoltre riscontrato una malformazione cardiaca congenita precedentemente rilevata dai medici del Centro di medicina dello sport di Prato. Il giovane soffriva di extrasistole ventricolare. L'idoneità all'attività agonistica fu sospesa dai medici del centro in aprile, in attesa del risultato di altre e più approfondite indagini cliniche. Rosati non si sottopose mai agli accertamenti medici ma si rivolse al Centro provinciale di medicina dello sport del Coni di Pistoia. Era il 18 luglio dell'anno scorso e dopo un elettrocardiogramma e una ecocardiografia, dal risultato negativo, ottenne il certificato attraverso il quale poter partecipare agli incontri dei tornei Uisp. L'inchiesta della magistratura dovrà appunto accertare se la presunta malformazione di cui soffriva il calciatore fosse o meno riscontrabile attraverso esami ordinari e se la documentazione acquisita dal ragazzo durante le visite dei mesi estivi fosse sufficiente ad indurre i medici del centro pistoiese a rilasciare l'idoneità. Alessandro Rosati si è sentito male al 30' del primo tempo. Solo allora ci si è accorti che in quell'impianto sportivo mancava anche il telefono pubblico. Prima del trasporto in ospedale sono trascorsi 20 minuti, [c. o.J Inchiesta sulla morte del giovane calciatore Prato, forse il suo infarto era prevedibile Inchiesta sulla morte del giovane calciatore PRATO. E' stata avviata un'inchiesta della magistratura sulla morte del giovane calciatore pratese deceduto domenica mattina durante una partita tra due squadre amatoriali affiliate alla Uisp. L'autopsia sul cadavere di Alessandro Rosati, 22 anni, ha accertato che la morte è sopravvenuta per problemi di natura cardiaca. Il calciatore sarebbe stato vittima di un infarto fulminante che gli ha provocato un'immediata perdita di conoscenza. Gli accertamenti avrebbero inoltre riscontrato una malformazione cardiaca congenita precedentemente rilevata dai medici del Centro di medicina dello sport di Prato. Il giovane soffriva di extrasistole ventricolare. L'idoneità all'attività agonistica fu sospesa dai medici del centro in aprile, in attesa del risultato di altre e più approfondite indagini cliniche. Rosati non si sottopose mai agli accertamenti medici ma si rivolse al Centro provinciale di medicina dello sport del Coni di Pistoia. Era il 18 luglio dell'anno scorso e dopo un elettrocardiogramma e una ecocardiografia, dal risultato negativo, ottenne il certificato attraverso il quale poter partecipare agli incontri dei tornei Uisp. L'inchiesta della magistratura dovrà appunto accertare se la presunta malformazione di cui soffriva il calciatore fosse o meno riscontrabile attraverso esami ordinari e se la documentazione acquisita dal ragazzo durante le visite dei mesi estivi fosse sufficiente ad indurre i medici del centro pistoiese a rilasciare l'idoneità. Alessandro Rosati si è sentito male al 30' del primo tempo. Solo allora ci si è accorti che in quell'impianto sportivo mancava anche il telefono pubblico. Prima del trasporto in ospedale sono trascorsi 20 minuti, [c. o.J

Persone citate: Alessandro Rosati

Luoghi citati: Prato