Caccia al ladro in aereo di Curzio Maltese

Caccia al ladro in aereo Milan bloccato mezz'ora a Fiumicino a causa d'un furto Caccia al ladro in aereo Si è svuotata l'infermeria dei rossoneri (solo Gullit resta sotto cura) Sacchi: «Loro sono furbi, ma noi non siamo più quelli dell'andata» ROMA DAL NOSTRO INVIATO In questo inverno del calcio, mentre piovono infortuni a catinelle, il Milan sta guarendo. Il naso rosso di Maldini, influenzato, è tutto quanto riinane oggi dell'ospedale maggiore del campionato (11 infortuni gravi dall'inizio di stagione, un record). Gli ultimi pazienti dimessi sono Borgonovo e Filippo Galli, che non ha seguito la squadra a Roma soltanto perché a corto di preparazione. Resta Gullit, una caso ormai archiviato chissà per quanto. Colpito da improvviso benessere, l'ex ospedale rossonero guarda con vaga ironia all'ecatombe di menischi illustri e pregiate caviglie che ha colpito il resto del campionato. Ma come, non era una specialità milanista, non era colpa del pressing e della zona, degli allenamenti da malines di Milanello? Arrigo Sacchi potrebbe rinfacciare tante accuse, restituire i colpi bassi incassati a inizio stagione. E infatti lo fa. «Si dice che un bel tacer non fu mai scritto — attacca —. E questo è tanto più vero in Italia e nel calcio, dove tutti amano ironizzare sui mali altrui, salvo ricevere di ritorno qualche boomerang». C'è una morale, insomma. Ma soprattutto ci sono tante ragioni: «Era abbastanza scontato — dice Sacchi dall'alto della sua esperienza nel settore — che quest'anno si sarebbe pagato un prezzo superiore agli infortuni. E andrà sempre peggio. Il calcio è diventato più veloce, le tattiche sono cambiate. Ma i terreni sono spesso mediocri e l'atteggiamento troppo permissivo degli arbitri si sta adeguando soltanto adesso. E' come se oggi si corresse la Mille Miglia con bolidi di F. 1 ». Altre cause, secondo il futurista Sacchi, non esistono. Quanto allo stress, lui rimane fedele al motto: «Il vero stress è perdere». In questo senso fu assai stressante l'andata con la Lazio, decisa da una perfetta palombella di Maldini verso la porta sbagliata. 0-1 con fischi sonori e inediti per San Siro: anche in questo il Milan precorreva i tempi. «Era un Milan con tanti cerotti — ricorda Sacchi — e una Lazio molto furba. Ora siamo migliorati noi, ma anche loro. Hanno battuto il Napoli, non meritavano di perdere contro la Sampdoria a Genova». E' tornato anche Sosa, che si allena per gabbare la tattica del fuorigioco. Sacchi sorride: «Bene, è un grande giocatore». Un suggeritore: «Speriamo che si siano allenati anche i guardalinee». E Sacchi sorride più largo. Intanto continua il difficile rapporto del Milan con i voli aerei. Dopo i veri o presunti malori verso Barcellona e Tokyo ieri sull'aereo che portava la comitiva rossonera a Roma s'è registrato un episodio sgradevole. E' sparita la borsa di una signora. A Fiumicino l'airbus è stato bloccato per mezz'ora e perquisito finché non è stata ritrovata la borsa e l'autore del furto, denunciato e fermato dalla polizia. Curzio Maltese

Luoghi citati: Barcellona, Genova, Italia, Lazio, Roma, Tokyo