Ero il nuovo Rummenigge di Enzo Masi

Ero il nuovo Rummenigge Il tedesco del Bologna vuole dimostrare ai connazionali dell'Inter di aver ritrovato la strada del ol Ero il nuovo Rummenigge E ora Waas vuole un posto ai Mondiali BOLOGNA. E' arrivato due mesi e mezzo fa, ha giocato tre partite e mezza in campionato, segnando un gol contro la Juve, due in Coppa Italia, con un gol alla Fiorentina. Non è molto. Ma a Bologna Herbert Waas è già un personaggio. Waas sbarca dall'aereo a metà ottobre, quasi inaspettatamente, provenendo dal Bayer Leverkusen. Prestito di un anno, costo un miliardo circa, possibilità di opzione. Waas: chi è costui? Il nome dice poco agli sportivi. Soltanto gli esperti si ricordano a malapena di questo bavarese, capelli e occhi nerissimi, tratti mediterranei, baffetti alla Rush. Si ricerca negli archivi internazionali: e si scopre che ha 26 anni e mezzo, che ha giocato 210 partite nella massima divisione in sette campionati (realizzando 74 reti) undici (con un gol) nella Nazionale dalla quale però è da tempo uscito. Si apprende anche che da un paio di stagioni è in crisi: tecnica o psicologica? L'una e l'altra cosa. Incompatibilità di carattere con il nuovo presidente e con il nuovo tecnico: esce dalla «rosa». Polemizza, s'inasprisce. Ha giocato l'ultima partita a metà agosto... Ma solo per motivi personali, ossia di carattere? A Bologna credono di scoprirlo quando, appena giunto e dopo una briosa partitella di allenamento a Medicina dovrebbe esordire con l'Atalanta ed invece non va neppure in panchina. Comincia un tira e molla quasi grottesco: piccola contusione, lieve stiramento mal curato, riacutizzarsi di uno strappo ecc. ecc. La telenovela dura ben 40 giorni (con ritorno temporaneo di Waas in Germania per accertamenti e terapie). Delusione, ironia, sarcasmo. Possibile che Co-rioni abbia subito un'altra fregatura? E' ancora freschissimo il ricordo di Rubio, Aaltonen, Demol... Finalmente Waas gioca il 10 dicembre con il Lecce, per meno di un'ora sostituendo al 38' Geovani. I tifosi tirano un sospiro di sollievo. Anche la crìtica dà giudizi lusinghieri. Qualcuno scopre che al debutto in età giovanissima in Nazionale lo hanno definito il nuovo Rummenigge. Herbert, insomma, è una grande promessa: mancata solo temporaneamente? Waas rigioca e bene. S'interessano di nuovo a lui i giornali tedeschi; drizza le orecchie Beckenbauer. Tornerà in Nazionale? Waas nel frattempo si sistema a Bologna con la moglie Eveline in una bella casa che ha riempito di mobili «tedeschi» e dove già sono stati suoi ospiti fratello e genitori. Lui dice: «Ci terrei molto a entrare nella rosa dei Mondiali perché ho soltanto 26 anni e mi sento di nuovo forte e motivato». Ma Waas parla soltanto di «rosa», non di squadra. La concorrenza, lo sa bene, è spietata. Gli attaccanti forti non mancano: fra questi Voeller, Klinsmann e Matthaeus che giudica i migliori dei connazionali venuti in Italia e magari anche in assoluto. Due dei tre li incontra sul terreno di S. Siro (e un terzo, Brehme, lo contrasterà nella difesa interista) in una partita quasi disperata per il Bologna malamente battuto a Napoli e privo di Villa e Luppi (squalificati) oltre che di Poli, e con qualche incertezza per Geovani e Iliev. Helmuth Haller che ha spinto Waas, inizialmente titubante, a ricalcare le sue orme, così lo giudica: «E' un buonissimo giocatore veloce, pratico. Ha soltanto bisogno di aver maggiore appoggio. Può guadagnarsi la convocazione». Herbert è contento di trovarsi a Bologna e pronto anche a restarvi. «Il campionato italiano è faticoso ma non massacrante. Io mi sento adatto al gioco continentale, quello che si pratica anche qui. Vorrei riaffacciarmi in Europa col Bologna e magari con la Germania». Waas impressiona per la rapidità della manovra, soprattutto in spazi ridotti. E' opportunista in area, ha l'istintiva capacità di dialogare con i compagni, ma non è un grosso tiratore. Dovrebbe integrarsi bene con Poli, quando Fabio rientrerà dopo l'intervento chirurgico. Sul prestigioso palcoscenico di S. Siro Waas, sola vera autentica punta del Bologna giocherà per tornare anche alla grande ribalta della Nazionale. Enzo Masi nerazzurri