Un tuffo nel nostro abisso

Un tuffo nel nostro abisso Film in prima Un tuffo nel nostro abisso SI respira il liquido amniotico per nove mesi, bisognerebbe ricordarsene», dice uno dei personaggi al rude Bud Brigman in procinto di calarsi a 8000 metri con il solo ausilio di uno scafandro riempito di acqua ossigenante. Consiglio prezioso, e non solo perché «The Abyss» costringe attori e spettatori a due ore e venti di apnea in un'atmosfera di oppressione. La piattaforma sperimentale di trivellazione «Deepcore» ha ricevuto ordine di recuperare i resti di un sottomarino nucleare misteriosamente scomparso nei pressi di Cuba. Poiché potrebbe esserci lo zampino sovietico, il supercomando dell'operazione viene affidato a tre ufficiali della marina Usa. Sta arrivando un uragano e negli immoti recessi serpeggia il senso di un'oscura minaccia cui ognuno dà il volto delle proprie ossessioni. Fra civili e militari si instaura un clima di tensione, gli effetti patologici della narcosi da profondità incidono gli animi e si creano situazioni al limite. Però a bordo di questo dramma catastrofico di uomini veri è salita anche una donna, Lindsay, moglie divorzianda di Brigman. Ideatrice della piattaforma, porta nel film, come altre eroine del regista James Cameron da «Terminator» a «Alien 2», un messaggio alternativo e iniziatico per il quale sa battersi con virile energia. Sarà Lindsay a scoprire che c'è una «cosa», luminiscehte e proteiforme, nascosta nelle acque: pericolosa se aggredita, tenera e ricettiva davanti a segnali amichevoli. Come al solito il mostro è dentro di noi e quell'abitacolo tecnologizzato si rivela un'anticamera della morte, dove per ben due volte si svolgerà il rito della Dipartita e della Resurrezione. Coadiuvato con efficacia naturalistica dai due interpreti Ed Harris e Mary Elizabeth Mastrantonio, Cameron scandaglia i 17 metri di altezza della piscina dove ha effettuato le riprese con fantasmagorica immaginazione visiva, come se si addentrasse davvero nelle vertiginose profondità degli abissi. Ma quando la suspense si stempera nella pseudofilosofia, il film perde tensione e naviga troppo in superficie. (a. le.l

Persone citate: Alien, Bud Brigman, Ed Harris, James Cameron, Mary Elizabeth Mastrantonio

Luoghi citati: Cuba, Usa