Il ritorno di Damato: «Sfido me stesso »

Il ritorno di Damato: «Sfido me stesso » Poche novità per «Alla ricerca dell'arca» n. 3, collaudato successo del sabato sera di Raitre Il ritorno di Damato: «Sfido me stesso » Apre un servizio suJan Palach, che si bruciò nel '69 a Praga ROMA. Ancora al sabato sera, per il terzo anno consecutivo, su Raitre torna Mino Damato, giornalista di forti passioni, vincitore di moltissimi premi (tra cui il Telegatto, quello di Naxos e perfino l'«Aicret» dei critici tv), con il suo «Alla ricerca dell'arca». Il programma è sempre lo stesso, gli ingredienti già sperimentati, la collocazione immutata perché, confessa il direttore di rete Guglielmi: «Fin da bambino sognavo di desabarizzare il sabato tv, idea che ha avuto poca fortuna visto che è stata la tv a sabatizzarsi, ma un'idea che continuo ostinatamente a perseguire e che l'anno scorso, proprio con il programma di Damato, mi ha dato anche alcune soddisfazioni». Due milioni di ascolto medio per un programma fatto in casa, appositamente destinato al piccolo schermo e contro lo schieramento festivo abituale di filmetti e filmoni. Due milioni che quest'anno potrebbero crescere considerevolmente, visto l'andamento favorevole di Raitre, capace di battere domenica scorsa con i 5 milioni e passa a «Chi l'ha visto?», non solo le due reti sorelle ma anche di affiancarsi al «Rocky» di Canale 5. Questa sera la concorrenza sfodera «Quo vadis?» (Raidue) e «Rinaldo in campo» (Raiuno). Ma Damato nega di voler condurre una sfida contro gli altri. «Se sfida c'è, è contro me stesso: detesto ripetermi, perciò vorrei mostrare un programma che, pur restando uguale a se stesso, dimostri di esser cresciuto con il gruppo di lavoro che l'ha prodotto». Novità poche. La più importante è la presenza di un centralino 24 ore su 24 che non solo trasmette un notiziario origii naie fatto dalla redazione, ma a cui, in alcuni momenti, risponderanno anche gli ospiti in studio. Del resto non sono le novità quelle che cerca il pubblico di Damato. Da un'indagine della Mesomark è infatti risultato che la gente che segue la trasmissione, in pari numero donne e uomini, ama soprattutto la molteplicità di contenuti, il modo di presentare gli argomenti, lo sforzo di onestà intellettuale, la chiarezza e la comprensibilità, l'originalità delle scelte. Guglielmi, per spiegare i motivi per cui piace Damato, ha parlato di favole in diretta raccontate alla gente dai protagonisti: «Magazine tv ce ne sono tanti, anche ricchi di informazioni e ben fatti, ma il tono di Damato è tutto speciale ed è questo che ne garantisce l'identificazione». L'anno scorso gli ospiti di maggior interesse sono stati la regina di Giordania, una donna di colore che ha adottato l'assassino di suo figlio, il cantante Sting che lotta per l'Amazzoni^, e naturalmente il principe Carlo d'Inghilterra. Stasera invece il servizio principale è dedicato a Jan Palach, lo studente di Praga che si bruciò vivo nel '69 per protestare contro la condizione politica del suo paese ma anche contro la guerra in Vietnam. Verrà fatta ascoltare la registrazione di una intervista concessa a una radio da Palach prima di morire e la testimonianza di suo fratello scovato fortunosamente in un paesino vicino a Praga. Tra le altre cose un collegamento con Sting per parlare ancora di Amazzonia, uno con Rod Steiger attore impegnato nella battaglia ecologica, un'intervista con il medico inventore della pillola per abortire. [si. ro.J

Luoghi citati: Giordania, Praga, Roma, Vietnam