La giustizia chiede 7000 rinforzi di Giovanni Bianconi
La giustizia chiede 7000 rinforzi L'allarme lanciato dal ministro Vassalli: sono insufficienti perfino stenografi e autisti La giustizia chiede 7000 rinforzi Mancano giudici soprattutto nelle zone a rischio ROMA. Mancano 6800 uomini all'amministrazione della giustizia: dai magistrati ai dattilografi, dai segretari agli autisti. In ogni settore della macchina giudiziaria ci sono «buchi» tra organici disegnati sulla carta e personale in servizio effettivo che, sommati insieme, si avvicinano alle settemila unità. Il degrado del lavoro nei tribunali, denunciato da! procuratore generale della Cassazione, è frutto anche di queste cifre, contenute nella relazione del ministero di Grazia e Giustizia inviata a tutti i distretti di corte d'appello per l'apertura dell'anno giudiziario. I posti vacanti dovrebbero essere ricoperti attraverso concorsi, nuovi reclutamenti e la mobilità all'interno del pubblico impiego. Ma i tempi sono lunghi, mentre la mole di lavoro incalza, soprattutto dopo l'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale. E gli stessi organici, secondo Vassalli, andrebbero non solo coperti totalmente ma aumentati per soddisfare le esigenze della giustizia. «Anche se allo stato non appare ancora possibile valutare l'effettiva incidenza del nuovo processo sul carico di lavoro degli uffici giudiziari — si legge nella relazione del ministro — è comunque fin d'ora rilevabile il permanere di una situazione di insufficienza degli organici in quegli uffici maggiormente interessati dalla riforma, ed in particolare le procure presso le preture e le procure presso i tribunali dove non è stata istituita la procura circondariale». Tra i magistrati, su un organico di 8278 unità, 1212 posti sono tuttora scoperti. E a questi se ne aggiungeranno 729 nei prossimi 5 anni perché tanti saranno i giudici che andranno in pensione. Tra le sedi vacanti, molte sono quelle scomode o pericolose per le quali non ci sono richieste. Il governo ha preparato un disegno di leg^e per incentivare il lavoro in quelle zone, concedendo benefici economici e di carriera. Ma l'emergenza non si ferma alle toghe. La maggiore carenza di personale si registra tra i dattilografi: a fronte di un ruolo che ne prevede 2500, ne mancano 1303. Proprio a causa di questa situazione, alla corte di Cassazione bisogna attendere da un anno ad un anno e mezzo perché una sentenza venga battuta a macchina. Insufficiente è il numero dei commessi. Sulla carta è previsto l'impiego di 3721 «addetti ai servizi ausiliari e di anticamera», ma quasi un terzo dell'organico è scoperto: 1132 uomini in meno. L'elenco delle assenze continua in tutti gli altri settori. Nelle cancellerie mancano 26 dirigenti superiori, 131 primi dirigenti, 329 segretari, 780 assistenti giudiziari, 508 coadiutori dattilografi e 62 coadiutori addetti ai centri elettronici. Tra il personale degli uffici notifica¬ zioni ci Bono in meno 120 ufficiali giudiziari, 146 aiutanti e 108 coadiutori. Infine, i posti vacanti tra gli autisti sono 943. Il ministero, spiega la relazione, ha predisposto una serie di concorsi e disegni di legge per fronteggiare la carenza di addetti ai lavori. Ma prima che i reclutamenti vengano portati a termine passerà molto tempo. Oltre ad illustrare iniziative e proposte avanzate dal Guardasigilli tra l'88 e l'89 «che non trovano riscontro in precedenti esperienze», Vassalli ha fornito cifre interessanti pure su altri aspetti dell'amministrazione della giustizia. Per esempio nel settore penitenziario, del quale adesso si discute a proposito delle «scarcerazioni facili». E' vero infatti che sono in aumento i detenuti beneficiari della legge Gozzini, ma è vero anche che il popolo delle prigioni nel 1989 è aumentato, con una secca inversione di tendenza rispetto al 1988. Da gennaio ad ottobre dell'anno appena trascorso i detenuti sono passati da 33.827 a 35.840; nello stesso periodo dell'anno precedente erano invece diminuiti più o meno della stessa cifra, da 35.019 a 33.814. Tra le persone passate dal carcere la quota degli stranieri è praticamente raddoppiata: da 6542 dei primi dieci mesi de)l'88, sono diventati 12.465 tra gennaio ed ottobre del 1989. Giovanni Bianconi «Non critico in Consulta»
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