Romania rinviate le libere elezioni

Romania, rinviate le libere elezioni Il Fronte di salvezza nazionale intende lasciare all'opposizione più tempo per organizzare il voto Romania, rinviate le libere elezioni Il figlio del dittatore, Nicu, avrebbe tentato il suicidio BUCAREST. Le elezioni romene, che erano state fissate per il mese di aprile, verranno probabilmente rimandate. Il presidente del Fronte di salvezza nazionale romeno (Fsn), Ion Iliescu, nei suoi colloqui con il ministro degli Esteri sovietico, Shevardnadze, ha infatti affermato: «E' molto difficile preparare il voto da qui ad aprile. Ci è stato rimproverato di aver fissato il termine per non lasciare all'opposizione il tempo di prepararsi; esistono dunque seri motivi per differirlo». Nessuna nuova data è stata avanzata. Ma alcuni partiti auspicano che si svolgano in settembre. Nicu Ceausescu, il figlio dell'ex dittatore e suo «proconsole» a Sibiu, avrebbe tentato il suicidio, cercando di tagliarsi le vene dei polsi con un pezzo di vetro ricavato da un bicchiere rotto. E' questa la voce corsa a Bucarest in serata, sulla quale non è stato possibile avere né conferme né smentite ufficiali. Sempre secondo tali voci, Nicu Ceausescu sarebbe ora ricoverato nell'infermeria della località dove si trova in stato di detenzione in attesa di processo, e gli sarebbe stata applicata la camicia di forza. Il movimento degli studenti universitari ha organizzato ieri il primo «meeting della libertà». Dopo il rifiuto delle autorità, per timore di provocazioni, di concedere per le manifestazio- ni piazza Romana, uno dei luoghi dove è caduto il maggior numero di giovani nella battaglia contro i miliziani di Ceausescu, le organizzazioni studentesche hanno spostato l'appuntamento al Politecnico. Nell'aula magna si sono radunati seimila studenti che hanno espresso forti rivendicazioni di autonomia e di pulizia morale nel mondo delle università, ma con l'accortezza di non rendere troppo impervio il terreno di confronto col Fronte per la salvezza nazionale e, soprattutto, col primo ministro Petre Roman, che era tra gli insegnanti più stimati del Politecnico e che sembra voler mantenere un rapporto privilegiato col movimento degli studenti. «Roman ha accolto, in linea di massima, tutte le nostre ri¬ chieste»: hanno detto i capi delle organizzazioni studentesche, e hanno presentato un documento che dopo essere stato firmato dal primo ministro è stato sottoscritto anche dal ministro per l'Istruzione, Mihail Sora. Naturalmente, hanno aggiunto gli studenti, ora bisognerà attendere fatti. E sempre nella capitale poco più di quattrocento persone, appartenenti al Partito nazionale contadino cristiano democratico, che ha un carattere prettamente anti-comunista, hanno manifestato ieri pomeriggio nella capitale in memoria delle vittime della rivoluzione di dicembre e per chiedere equità nelle prossime elezioni legislative. Si saputo che il defunto presidente, Nicolae Ceausescu, progettava di far costruire un palazzo a Tirgoviste, nel luogo in cui sorgeva il castello di Vlad «l'impalatore», l'uomo che ha ispirato la leggenda di Dracula. Ceausescu infatti intendeva trasferire la sua amministrazione a Tirgoviste e costruire una linea sotterranea che collegasse questa città di 60 mila abitanti con la capitale. Costruendo un palazzo sul sito del «castello di Dracula», egli puntava a farsi ritenere come l'erede naturale di questo principe del XIV secolo, considerato in Romania non un vampiro bensì un eroe nazionale per aver difeso il Paese dall'invasione dei turchi. Secondo quanto ha affermato il custode del castello, i lavori dovevano cominciare nel 1977, ma furono rinviati a causa del terremoto registrato quell'anno nel Paese. Secondo la milizia locale, Ceausescu è stato processato e giustiziato proprio a Tirgoviste, nel luogo in cui intendeva glorificare il suo regime. Alcune donne scopano la strada di fronte al ministero degli Esteri, difesa dai carri armati, per l'arrivo di Shevardnadze

Luoghi citati: Bucarest, Romania