Bush ferma la flotta antidroga di Ennio Caretto
Bush ferma la flotta antidroga Rinviato a sorpresa il blocco aeronavale della Colombia: Bogota non era avvertita Bush ferma la flotta antidroga Gli Usa temevano dure reazioni dopo l'intervento a Panama Ma il piano potrebbe partire dopo il «summit sulla coca» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Gli Stati Uniti hanno rinviato d'improvviso il blocco aeronavale della Colombia, pianificato per intercettare il traffico della droga. La Casa Bianca ha annunciato che la squadra navale della portaerei Kennedy e dell'incrociatore lanciamissili Virginia, partita la scorsa settimana per le coste colombiane, svolgerà invece «manovre militari di routine per alcuni giorni» nei Caraibi. I portavoce non hanno spiegato i motivi del rinvio della missione antidroga, ma il «Washington Post», che aveva anticipato la notizia, l'ha attribuito all'ondata di antiamericanismo sollevata nel continente dall'invasione di Panama e alle proteste di Bogotà. Gli Stati Uniti hanno avviato l'operazione senza il consenso della Colombia e il ministro degli Esteri colombiano Londono — che ha minacciato le dimissioni qualora il presidente Barco lo contraddicesse — li ha ammoniti che li riterrà «responsabili di qualsiasi violazione del diritto internazionale». La superpotenza non ha tuttavia rinunciato del tutto al blocco aeronavale «non della Colombia ma delle rotte della cocaina colombiana, l'ottanta per cento di quella consumata negli Usa», come ha precisato il Pentagono. Spera di indurre i Paesi latino-americani ad ac- cettarlo o subito prima o subito dopo il vertice antidroga del 15 febbraio a Cartagena, cui parteciperà anche Bush. Cartagena è uno dei più celebri porti-fortezze colombiani: il Pentagono vorrebbe stazionare in queste acque la Virginia, che è dotata anche di elicotteri. Oggi a Santa Cruz, in Bolivia, incomincerà una riunione preparativa del summit. Contemporaneamente, delegazioni del Dipartimento di Stato visiteranno le principali capitali sudamericane «per mettere a punto interventi co¬ muni contro i narco-traficantes», hanno dichiarato i portavoce. L'ordine di non inviare subito le cannoniere nelle acque colombiane sembra essere partito personalmente da Bush. La Casa Bianca si è resa conto di aver commesso un errore politico, programmando una nuova azione militare in America Latina dopo Panama, e in concomitanza con le elezioni presidenziali in Colombia, dove si voterà a maggio. Mira inoltre a qualcosa di più del blocco aero¬ navale del Paese: vuole installare anche radar e truppe nei punti strategici del continente per il traffico di droga, sopra tutto nelle Ande, ma si è già sentita rispondere di no dal Messico e dal Perù. Nessuno ha saputo spiegare perché le cannoniere siano salpate dalla base di Norfolk prima che gli Stati Uniti avessero ottenuto l'adesione della Colombia alla loro iniziativa, anche se si dice che Bush le volesse sul posto in vista del vertice antidroga. Riuscirà il Presidente a rea¬ lizzare il suo piano? Forse si, ma all'interno degli Usa, pur nel trionfalismo generato dalla cattura di Noriega, si sentono le prime critiche. La disinvoltura con cui Bush pare ricorrere alla forza nei rapporti con gli altri Paesi è stata denunciata da due autorevoli senatori, il democratico Kerry e il repubblicano Lugar: entrambi hanno notato che ieri l'Osa, l'Organizzazione degli Stati americani, ha nuovamente censurato Washington. Ennio caretto Santa Marta Covefias Monleria .§ l/Cùcutà1 Medellin Pereira /BOGOTÀ ^g» Cali / w Villavicencio rNeiva COLOMBIA • Florencia
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