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Export Export Italia più forte in Giappone ROMA. Prosegue l'allentamento dei vincoli all'import in Italia di prodotti giapponesi: dal primo gennaio, infatti, è scattata la liberalizzazione per una nuova serie di beni, dopo quella decisa nell'agosto scorso. Dall'inizio del mese è libera da vincoli l'importazione dal Giappone di vasellame ed altri oggetti per uso domestico in ceramica e porcellana. Successive tappe di liberalizzazione scatteranno dal primo gennaio 1991 (pellicole fotografiche) e dal primo gennaio 1992 (pneumatici, prodotti in ferro, acciai). Restano invece esclusi dalla liberalizzazione prodotti come le auto ed il materiale elettronico a cui continueranno ad essere applicati contingenti di importazione. La progressiva apertura commerciale con il Giappone ha dato già risultati positivi, visto il «boom» delle esportazioni italiane nel 1989. Tra gennaio e settembre — comunica l'Ice di Tokyo — con vendite per circa 3770 miliardi di lire, l'Italia ha superato quelle di tutto il 1988, che erano ammontate a 3710 miliardi. Secondo le previsioni a fine anno si potrebbe arrivare a 5000 miliardi di esportazioni, con un incremento del 25% rispetto al 1988. Sostenuti da una intensa campagna promozionale dell'Ice, praticamente tutti i prodotti italiani hanno visto aumentare le proprie vendite, ma in particolare gli andamenti migliori sono quelli della moda, della pelletteria, della gioielleria, dei marmi, dei mobili e delle macchine utensili e tessili. In questo quadro positivo, si inserisce poi la recente costituzione del «business group» italo-giapponese, teso a favorire gli imprenditori italiani nel cogliere le ottime opportunità del mercato nipponico. [Ansa]

Luoghi citati: Giappone, Italia, Roma, Tokyo