I Grandi applaudono la lira-forte

I Grandi applaudono la lira-forte La «banda stretta» piace ai governatori riuniti a Basilea, la moneta recupera sul marco (748) I Grandi applaudono la lira-forte Le banche Usa riducono i tassi, il dollaro rotola a 1249 ROMA. Il «battesimo del fuoco» della lira-forte nella «banda stretta» dello Sme è andato più che bene. Questo il primo commento venuto da Basilea dove si sono riuniti i sostituti dei governatori delle banche centrali dei Paesi del «G 10» per il loro consuèto incontro mensile, il primo del 1990. La riunione, che sarà seguita oggi dall'incontro tra i governatori (la delegazione italiana era guidata dal direttore generale della Banca d'Italia Lamberto Dini, mentre oggi arriverà il governatore, Carlo Azeglio Ciampi, rimasto a «presidiare» la fortezza di Via Nazionale) è servita ad informare i Paesi che non aderiscono allo Sme, e quindi soprattutto americani e giapponesi, della decisione di far entrare la lira nella fascia di oscillazione del 2,25 per cento. Ieri Tesoro, Bankitalia e le banche tèhtrali europèe hanno fissato le nuove' parità della lira verso le altre monete Sme, che risultano più alte del 3,82%. Ma già in mattinata sui mercati dell'Estremo Oriente la valutazione del marco era stata di 742-744 lire contro le 756 toccate venerdì a New York. «Il mercato si è poi reso conto — è stato fatto notare a Basilea — che queste quotazioni erano incompatibili con lo Sme, facendo della lira la moneta più foite del sistema; i livelli raggiunti successivamente, intorno alle 748 lire, sono invece più realistici anche se comunque nettamente migliori della chiusura della scorsa settimana». Sempre a Milano la moneta italiana ha recuperato sul marco (a 748 lire contro le 750,65 di venerdì) collocandosi in prossimità della nuova parità centrale di 748,217 lire per un marco fissata ieri mattina da Tesoro e Bankitalia. Dopo il riallineamento i nuovi limiti di oscillazione contro il marco vanno da 731,57 a 765,40. Sempre al fixing di Milano l'Ecu (unità di conto europea) ha perso quota sulla lira ed è stata fissata a 1512,40 lire contro le 1516,50 precedenti. La divisa italiana ha recuperato anche rispetto al dollaro che al fixing è sceso a 1256,4 lire (contro le 1268 di venerdì) per poi scivolare a 1249 a New YorK. A Francoforte il biglietto verde era stato invece fissato a 1,6797 marchi dagli 1,6882 di venerdì. Si tratta del valore minimo raggiunto dal dollaro sul marco dal 28 dicembre scorso, quando l'unità Usa era stata fissata a 1,6797 marchi. Un fatto questo che ha fatto scattare l'allarme nel sistema monetario americano. La First National Bank di Chicago ha annunciato una riduzione del prime rate dal 10,5% al 10%, cui subito si sono accodate Citibank, Morgan Guaranty, Bankers e Continental Bank. E' la prima riduzione del tasso di interesse riservato alla clientela primaria dopo che in dicembre la Fed aveva manovrato al ribasso i tassi di interesse sui fondi federali. Conclusione: anche Wall Street ha perso terreno. Il marco resta quindi la moneta largamente preferita dagli investitori, cosa che rende an¬ cor più positiva la buona tenuta dimostrata dalla lira sui mercati valutari, mentre lo yen è la valuta più debole, poiché numerosi cambisti tendono a disfarsi della valuta giapponese per investire in marchi. Non è possibile quindi parlare di tensione nello Sme anche perché il differenziale fra i tassi d'interesse della lira contro il marco resta ancora intorno al 5% in favore della moneta italiana. A conferma della reazione più che soddisfacente della lira ai nuovi valori di parità, la Banca d'Italia, a dispetto delle previsioni più pessimistiche, non è dovuta intervenire né con operazioni sul mercato aperto né alle quotazioni ufficiali di Milano alle quali sono stati scambiati un totale di 94 milioni di marchi e di 50,3 milioni di dollari. Venerdì notte il governo italiano in accordo con la Banca d'Italia aveva deciso di aderire alla fascia di oscillazione stretta dello Sme del 2,25%, rinunciando alla banda privilegiata del 6%, alla quale ha diritto ormai solo la Spagna. La decisione ha portato ad una svalutazione di fatto della lira, mentre le altre monete hanno mantenuto le rispettive parità centrali. A Milano la lira ha dato una buona prova nei confronti delle altre monete Sme. Il franco francese è sceso a 219,13 lire dalle 219,68 segnate venerdì scorso; il franco belga a 35,62 da 35,716, il fiorino olandese è passato a 662,65 da 664,8, mentre al di fuori del sistema al quale aderisce solo formalmente, la sterlina ha perso quota essendo fissata a 2064,8 lire dalle precedenti 2068,7. Un'annotazione merita l'andamento della lira sulla corona olandese. Ieri la divisa è stata valutata 192,64 lire, poco al di sopra del livello di intervento minimo (192,30) sulla lira. La moneta italiana non dovrà quindi apprezzarsi molto, pena una tensione nello Sme. [c. roc] COSI' I CAMBI LA LIRA-FORTE HA RETTO ALL'URTO DELLA «BANDA STRETTA». LA TABELLA MOSTRA UN RAFFRONTO, IN LIRE, TRA LE QUOTAZIONI UFFICIALI DI VENERDÌ' SCORSO E QUELLE DI IERI CON (TRA PARENTESI) LE RISPETTIVE NUOVE PARITÀ' CENTRALI. DIVISE SF.1E IERI PREC. (PARITA'CENTRALE) MARCO 748,10 750,60 (748,217) FRANCO FRANCESE 219,15 219,74 (223,091) FI0RIN0 OLANDESE 662,62 664,68 (664,053) FRANCO BELGA 35,62 35,71 (36,276) PESETA 11,46 11,58 (11,511) LIRA IRLANDESE 1973,30 1976,75 (2004,43) CORONA DANESE 192,63 192,48 (196,194) DIVISE FU0RIDALL0 SME IERI PREC. D0LLAR0 1256,45 1267,74 FRANCO SVIZZER0 820,40 819,15 STERLINAINGLESE ' 2065,55 2069,60 YEN 8,68 8,81 L'ECU E' STATO FISSAT0 A 1512,15 LIRE C0NTR0 LE 1516,50 LIRE Dl VENERDI'. VALUTA MINIMO CENTRALE MASSIMO MARCO 731,57 748,217 765,40 FI0RIN0 649,28 664,053 679,12 FRANCO B. 35,469 36,2764 37,102 FRANCO F. 218,13 223,091 228,17 LIRAIRL 1959,84 2004,43 2050,03 CORONA 191,79 196,154 200,62 PESETA 10,841 11,5111 12,223 VALUTA MINIMO CENTRALE MASSIMO MARCO 731,57 748,217 765,40 FI0RIN0 649,28 664,053 679,12 FRANCO B. 35,469 36,2764 37,102 FRANCO F. 218,13 223,091 228,17 LIRAIRL 1959,84 2004,43 2050,03 CORONA 191,79 196,154 200,62 PESETA 10,841 11,5111 12,223 Il governatore Ciampi

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Continental Bank, Franco Francese, Lamberto Dini, Morgan Guaranty