Sacchi teme il vizietto

Sacchi teme il vizietto Fantasmi nel sabato dei rossoneri «sfrattati» da Milanello Sacchi teme il vizietto // Milan è grande con le grandi ma si blocca contro le provinciali Il tecnico ammette: «Qualcosa non quadra, abbiamo perso la velocità» MILANO. Un Sacchi particolarmente nervoso e teso ha diretto ieri sul campo di Linate l'ultimo allenamento del Milan prima della sfida con il Cesena. Il tecnico rossonero non ha voluto spiegare i motivi del suo stato d'animo, ma forse sarà stato il ricordo dello scherzo che i romagnoli gli hanno fatto lo scorso gennaio, vincendo con un gol di Holmqyist, a rendere agitata la sua vigilia. Un'agitazione che però non ha coinvolto i giocatori distesi e rilassati nonostante il freddo pungente che li ha trasformati in nuvole di vapore all'uscita dal campo. Il Milan è forte con i forti c debole con i deboli. Quest'anno i rossoneri hanno conquistato più punti con le squadre che lottano come loro per lo scudetto, mentre sono ultimi nei confronti con le medio-piccole. Un appunto che Sacchi utilizza subito per spronare i suoi: «Il Cesena fuori casa è molto forte e lo confermano i 5 punti in trasferta conquistati finora. Così ci vorrà molta modestia e attenzione da parte nostra per avere ragione di una formazione che gioca coperta limitandosi a distruggere il gioco avversario e contemporaneamente è pronta a colpire in contropiede sfruttando le doti di velocità e di precisione di Agostini». «Dovremo essere aggressivi — raccomanda Sacchi — veloci e intensi come gruppo per non dover fare, affidamento solo sulle nostre individualità per sbloccare il risultato, perché senza il sostegno di tutta la squadra anche il fuoriclasse non può risolvere nulla». Il Milan attraversa una piccola crisi del gol. Ma Sacchi replica con orgoglio che «abbiamo totalizzato 11 punti nelle ultime 6 partite e vinto due coppe internazionali», poi ammette che «il gioco della squadra non scorre veloce come in passato e che il centrocampo in molte occasioni non esercita il giusto pressing perdendo così la possibilità di colpire gli avversari in contropiede, mentre si limita a cercare l'aggiramento sulle fasce». Dopo aver spiegato che «no¬ nostante il mancato aggancio dell'Inter per il nuovo rinvio della gara con il Verona, il Milan continua per la sua strada senza fare la corsa su nessuno, neppure sul capolista Napoli, puntando però allo scudetto», Sacchi annuncia che Massaro, come già è accaduto mercoledì scorso, andrà in panchina perché «ha giocato finora con molta generosità e impegno e ha bisogno di ritrovare la lucidità che aveva all'inizio della stagione. Al suo posto ci sarà Simone, un giovane di grandi capacità che ha il diritto di mettersi in mostra». Milan senza Massaro, quindi, con Fuser ancora in panchina perché non ha superato del tutto la botta a una gamba rimediata nello spezzone di gara giocata con il Verona. Il mediano rientrerà mercoledì con il Messina in Coppa Italia e con lui ci saranno anche Borgonovo e Filippo Galli che hanno finalmente recuperato i gravi infortuni dei mesi scorsi. Nino Sorniani

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