Il Napoli ricomincia da tre di Vittorio Raio

Il Napoli ricomincia da tre Bigon punta sui titolari ritrovati per risolvere il momento delicato Il Napoli ricomincia da tre Riecco Giuliani, Renica e Carnevale NAPOLI. Finalmente i) vero Napoli. O croasi, Bigon è ugualmente contento, nonostante le assenze di Crìppa e Francini, entrambi reduci da una forte influenza. Fuori i due ex granata, ritornano Renica, Giuliani e Carnevale. A tempo pieno. Renica dopo aver fatto solo alcune «pericoloso» apparizioni durante questi quattro mesi di assenza. Giuliani dopo essere stato costretto a cedere la maglia a Di Fusco. Carnevale finalmente ristabilito. Il secondo tempo al Flaminio non fa testo. Ora Andrea è guarito del tutto. Il malanno alla caviglia, l'influenza ed il dolore alla schiena: tutto archiviato. Tutti e tre hanno qualcosa da dire. Lo fanno con sincerità, senza peli sulla lingua. Numero di maglia impone di ascoltare per primo Giuliani. «Io avevo lasciato il Napoli imbattuto — osserva il portiere — ho la coscienza a posto perché ho sempre fatto il mio dovere. Concentrazione e determinazione non mi sono mai mancate. Il problema è uno solo: qui sembra che per valer qualcosa bisogna girare caroselli per se stesso. Io sono uno che bada solo a lavorare. Non ho grilli per la testa. Né negli ultimi tempi ho avuto problemi di natura psicologica. Mi sono sempre comportato con grande professionalità». Giuliani sa che le sue parole potrebbero essere interpretate per creare una polemica con Bigon e subito sottolinea: «Voglio solo elogiare il mio lavoro. Da due anni nel Napoli gioco sempre al massimo, senza creare disagi ad alcuno». Dicono che non eia bravo nelle uscite. Un errore. Comunque la migliore non... uscita di Giuliani è stata registrata quando ha accettato in silenzio la decisione del tecnico. Ha continuato a lavorare sodo, con serietà. Oggi riprenderà il suo posto. Ilfuturo? Il contratto è in scadenza. «Non so cosa accadrà. Io sarei felice di una conferma». Di più non aggiunge. Non ha polemizzato con Bigon e Di Fusco, non intende parlare della società, dei suoi eventuali successori. Tacconi, Galli o Rossi rappresentano un argomento che Giuliani non prende in considerazione. Lui vuol rispondere ancora una volta sul campo. Abbassando la saracinesca e ignorando che prima Vicini, poi il Napoli lo hanno «tradito». A dare una mano, pardon, un piede a Giuliani, ecco il rientrante Renica. L'ultima vera partita disputata con la Fiorentina. Il 17 settembre. Poi solo qualche apparizione. Contro l'Ascoli il gran ritorno. «Non vi attendete miracoli — afferma Ale —. Spero che compagni e tifosi ricordino quanto mi è successo. Sono fuori dal clima del campionato da quattro mesi». Con l'inserimento di Renica la difesa riacquisterà più fiducia e ordine. Soluzioni di rimedio quelle legate a Corradini, Baroni e Fusi. Con Renica libe¬ ro, Fusi potrà tornare alla posizione a lui più congeniale. Ed Aìemao fungerà da appoggio al tridente. Insomma il Napoli che Bigon insegue da sempre. Dulcis in fundo. Carnevale. Uno dei belli del calcio italiano. Le ragazze fanno follie per avvicinarlo. I difensori impazziscono per tenerlo a bada. Carnevale prima sprona Maradona: «Facci vincere lo scudetto così tutta Napoli tiferà per la tua Argentina al mondiale», poi sprona il Napoli: «Con tutti i titolari ritrovati, non dovremmo faticare più di tanto a tenere a bada i nostri inseguitori». Milan ed Inter le avversarie più temute. La Samp? E' forte solo nella mente di Boskov. La Juve? Deve crescere. Carnevale è gasatissimo: «I nostri avversari sperano in un'altra nostra caduta. Mi sa che resteranno delusi». Klinsmann ha dichiarato a mare e monti di essere contento per il vostro stop. «Mi sarei meravigliato se non lo fosse stato. Io sono contento che l'Inter è ancora costretta ad inseguirci. E' il gioco delle parti». Con Andrea che promette una grande partita contro l'Ascoli, si parla del tridente: «Guai a cambiare formula. Il tridente ha dato tante soddisfazioni ai napoletani. Sono certo che potrà guidare il Napoli alla conquista del secondo scudetto. Io sto bene, voglio disputare un ritorno formidabile». Vittorio Raio

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