I paletti tra cannoni e prati

I paletti tra cannoni e prati La Coppa in Jugoslavia con due slalom e i soliti problemi di un inverno senza neve I paletti tra cannoni e prati In una pista artificiale Furuseth all'attacco diZurbriggen Ritorna Marc Girardelli, Tomba forse venerdì a Schladming KRANJSKA GORA DAL NOSTRO INVIATO Il tormentatissimo cammino di Coppa, ritoccato praticamente ogni giorno con brevi note che paiono cupi e perdenti bollettini di guerra, riprende oggi e domani qui a Kranjska Gora con due slalom speciali, gli unici, data la brevità dei tracciati, che si riesce ancora ad allestire a furia di cannonate. Naturalmente non c'è neve, come in gran parte dell'Europa, solo un'esile lingua di ghiaccio adagiata fra i prati, e va già bene (si fa per dire) che la temperatura di notte scenda sotto lo zero, altrimenti non sarebbe neppure possibile programmare la neve artificiale, croce e delizia di questo povero inverno nostro. Molte cose sono state dette e scritte sulla neve sparata dai cannoni, che è pericolosa e che magari inquina, e l'ultimo intervento è stato di Eric Demetz, il presidente della Coppa, il quale ha ricordato che solo l'innevamento artificiale permette la disputa delle gare, sia pure con continui cambiamenti di calendario, e che dunque la situazione è questa, prendere o lasciare. Ovviamente, ha aggiunto Demetz, quelli che vogliono lasciare devono prima pensarci un po' sopra e valutare per bene i guai che la soppressione delle competizioni avrebbe sugli interessi economici dell'industria, del turismo bianco e degli stessi atleti. Il denaro muove il mondo dello sci, ma il fatto che venga posto come pregiudiziale non diminuisce né tantomeno autorizza gli errori degli uomini. Da qualche parte la neve esiste, sulle montagne d'Europa, bisogna solo saper scegliere le località e le date senza costringere il circo a troppe contorsioni. Ad esempio, uno di questi errori è stato evitato in extremis, buon segno. Il gigante del 14 a Saint Moritz, che doveva recuperare quello di Kranjska Gora obbligando gli atleti a un vero tour de force, è stato annullato per problemi di neve molle e pericolosa. Per l'organizzazione della gara si è fatta avanti l'Alta Val badia ed è probabile che la località italiana la spun- ti: altrimenti che vantaggio avremmo nell'offrire alla Coppa addirittura un presidente? Se non verrà la neve vera, avremo una stagione agonistica disastrosa, certamente atipica per quanto riguarda i risultati. Kitzbuehel rischia di dover rinunciare alla combinata del cinquantennio, con gli alberghi già prenotati da mesi, ma il problema è soprattutto degli atleti che non sanno più dove e come prepararsi. Infortuni e difficoltà di programmazione degli allenamenti rischiano di inquinare la coppa, anche se al comando della classifica, e con la prospettiva di arrivare primo alla fine, c'è un campione vero come Pirmin Zurbriggen. Il quale in questo weekend per slalomisti dovrà guardarsi dal ritorno di Ole-Christian Furuseth, il norvegese volante, che ben conosce il ripido pendio di Kranjska Gora. Intanto ieri pomeriggio, senza rumore, si è presentato anche Marc Girardelli. Il ricordo della terribile caduta del Sestriere si è come appannato e l'austro-lussemburghese, al quale per quattro volte è stato tolto il sangue al fianco per eliminare un vasto ematoma, ha in pratica promesso di scendere in pista. «Ma non correrò per vincere, solo per provare a me stesso che non ho paura», ha detto Girardelli. Non vincerà, Marc, ma la cosa importante è il suo ritorno: poco alla volta il circo ritrova i suoi eroi feriti. E Tomba? I medici di Bologna hanno detto che l'azzurro è okay, lunedì toccherà al prof. Tagliabue, capo dell'equipe medica federale, dare l'imprimatur ufficiale alla ripresa dell'attività agonistica. Alberto, arrabbiatissimo per i due slalom regalati a Kranjska Gora, ha dichiarato che intende scendere in pista già venerdì fra i pali stretti di Schladming. Noi pensiamo che sia difficile, i tempi sono troppo stretti. A meno che non vinca la volontà dell'eroe di tornare al più presto alle gare e alla vittoria. O il desiderio degli sponsor di avere di nuovo in vetrina il campione, fate un po' voi. Carlo Coscia In vetta. Lo svizzero Zurbriggen è al comando della Coppa del Mondo

Persone citate: Carlo Coscia, Demetz, Eric Demetz, Girardelli, Marc Girardelli, Pirmin Zurbriggen, Tagliabue, Tomba

Luoghi citati: Bologna, Europa, Jugoslavia, Kranjska, Kranjska Gora, Sestriere