Mondadori, è saltato l'armistizio proposto dal giudice Papi di Valeria Sacchi

Mondadori, è saltato l'armistizio proposto dal giudice Papi Dopo il no di Silvio Berlusconi Mondadori, è saltato l'armistizio proposto dal giudice Papi MILANO. La mediazione tentata dal giudice Clemente Papi è saltata, e la guerra continua. A meno di un ripensamento da parte di Fininvest e la sua accettazione dello schema proposto dal magistrato (Papi si è detto disponibile a riprendere il discorso), il confronto si trasferisce ora in sede di sindacato Amef (domani mattina alle 11) e giovedì prossimo alla assemblea della finanziaria. Ieri, infatti, i legali di Fininvest e Formenton si sono recati dal magistrato con una controproposta che è stata respinta dalla Gir. Brevissimo il commento di Papi: «Missione fallita, riprende la battaglia e ognuno farà la sua parte. Mi dispiace per tutti, perché abbiamo perso questi giorni. Se qualcuno si farà avanti, sarò ben contento di dargli una mano». Giovanni Panzarini, legale della Cir, ha commentato: «Il Tribunale ha fatto una proposta che per la Cir è apparsa estremamente gravosa. Tuttavia, in vista dell'interesse della Mondadori, al cui sviluppo ha contribuito, la Cir si è detta disposta ad accettare la mediazione. Ci è stata poi comunicata una inaccettabile proposta avanzata dalla Fininvest, che stravolge il significato di quella del Tribunale, essenzialmente incentrata sul ruolo di ago della bilancia degli amministratori nominati dal custode giudiziario, Renzo Polverini». Sembra che Fininvest e i For¬ menton abbiano sottoposto a Papi la seguente formula: un consiglio Mondadori di dieci membri, di cui sei per Formenton e Fininvest, due per Cir e due nominati dal Tribunale. La composizione voluta da Fininvest garantirebbe, insomma, ai Formenton e a Berlusconi la guida del gruppo editoriale. Nel frattempo, il settimanale «Panorama» (in edicola lunedì) ha anticipato il testo dell'accordo stipulato il 21 dicembre 1988 tra Cir e i Formenton. Sebbene molte parti fossero già note, il testo pubblicato aggiunge alcune novità. C'è la conferma del ricorso all'arbitrato nel caso di controversia. Il che significa che la vertenza aperta davanti al giudice Papi non darà luogo a una causa ma a un arbitrato. Inoltre, dopo la cessione alla Cir del loro pacchetto Amef nel gennaio 1981, il patto garantisce tra l'altro ai Formenton una presenza paritetica nella guida della società per altri cinque anni. Panorama, infine, riporta una proposta di mediazione avanzata da Berlusconi a Scalfari e Caracciolo che restituirebbe loro nell'Editoriale l'Espresso una quota in grado di renderli mediatori tra le due parti. Secondo il settimanale, questa apertura non convincerebbe Scalfari, il quale pretenderebbe per sé e per Caracciolo un ruolo di ago della bilancia addirittura in Mondadori. Valeria Sacchi

Luoghi citati: Milano