«Fini? Si è perso per strada. Rauti? Non lo voglio» di Fabio Martini

«Fini? Si è perso per strada. Rauti? Non lo voglio» Intervista con Donna Assunta Stramandinoli, che intende riaprire i giochi per l'elezione del nuovo segretario msi «Fini? Si è perso per strada. Rauti? Non lo voglio» La battagliera vedova diAlmirante: salverò la tradizione di mio marito ROMA. «Gianfranco Fini? Due anni fa l'avevo sostenuto fino in fondo, ma che vuole, è un giovane rimasto smarrito senza la presenza di mio marito. Pino Rauti? No, questa storia del nazional-popolare non mi piace proprio. Il mio dissenso è completo: con lo sfondamento a sinistra finiremo col perdere altri voti...». Donna Assunta Stramandinoli, vedova Abiurante, è un vulcano. Da pochi minuti è rientrata, in gran fretta, nel suo appartamento al quartiere Parioli proveniente dal rifugio di Levico Terme, con un'idea fissa in testa: «Sono voluta rientrare in anticipo — dice — proprio per seguire da vicino questo congresso del msi». Sessantacinque anni, piccola, bionda, Donna Assunta è donna di gran temperamento, temuta e ascoltata nel partito che il marito ha guidato per 23 anni. Da quando il vecchio capo dei fascisti ita¬ liani è morto, «casa Abiurante» è lei. E' lei il punto di riferimento dei tantissimi nostalgici dell'unico grande duce del post-fascismo italiano. E anche quando Giorgio Almirante era vivo, Assunta Stramandinoli ne era l'ascoltatissima eminenza grigia. I pettegoli raccontano che il suo consiglio fu determinante nella scelta di Fini come erede di Almirante. Un idillio già finito? Gianfranco Fini, in fin dei conti, non fu scelto da mio marito per capacità o per intelligenza, ma perché voleva fare un salto di generazione. Fini non ha avuto il tempo e la coscienza di quello che gli è capitato in mano. Troppo giovane? Ma che vuole, a 38 anni non si è più bambini. Politicamente Fini è come uno che ha avuto una burrasca lungo la strada. Ha salvato tutto quello che ha potuto, ma Almirante non è un uomo che possa essere sostituito dalla sera alla mattina. Chiunque al suo posto avrebbe sbagliato. Chiunque... Ma non è stata lei a volere Gianfranco Fini al posto di suo marito? SI, l'ho sostenuto con forza. Era giusto che si saltasse una generazione. Finalmente a questo giovane non si poteva dire "sei stato nella Repubblica sociale, sei stato fascista". Nessuno gli poteva dire niente. Il problema è che mio marito non pensava di finire cosi presto e riteneva quindi di poter dare a Fini le indicazioni giuste, Se poi il giovane si fosse ribellato, faccende sue. Dicono che lei non abbia perdonato a Fini l'aver proposto la presidenza del msi a Rauti, che fu avversario di Almirante. E'vero? Debbo confessare che ho molto dissentito da quella proposta. Sa perché? Dopo la sconfitta al congresso di Sorrento di due anni fa, Rauti si è opposto all'elezione di mio marito alla presidenza del partito. E Rauti lo sapeva che mio marito stava molto male. No, questo non glielo perdono, non considero Rauti all'altezza di stare seduto dove lo è stato mio marito, mi dispiace doverlo dire. Almirante è un uomo a cui tutti dovevano riconoscenza, tutti, dico tutti. E se si è uomini intelligenti, le sconfitte bisogna accettarle. E suo marito come considerava Pino Rauti? Mio marito ha fatto tanto per lui. Nel 1972 le ha fatto eleggere deputato e in che modo! Con una marea di voti. Almirante stimava Rauti perché lo considerava un uomo intelligente, capace, preparato. Mai nulla di personale. Dissentiva per la sua linea politica. Ma non per quella di adesso, perché Rauti non è mai stato un uomo di sinistra.Anzi. Ordine nuovo era tutto il contrario. Ma allora, Donna Assunta chi vorrebbe alla guida del msi? Io vedrei bene una segreteria collegiale. Né gli uni né gli altri avranno la possibilità di lavorare pienamente. Ma servirà un segretario? Sì, ci vuole un segretario. Personalmente sono innamorata dell'onorevole Trantino, che è un uomo perbene, al di sopra della mischia, grande preparazione politica. Ma non credo che accetterebbe. Penso che a trovare l'uomo giusto potrebbe pensare l'onorevole Tremaglia, che è stato legato a mio marito da sempre, coerente con la sua linea politica. Andrà al congresso di Rimini? Certo che ci andrò e mi batterò perché questo partito rimanga ben fermo nella sua tradizione. Fabio Martini

Luoghi citati: Levico Terme, Rimini, Roma, Sorrento