La lira ha svalutato di Fabio Galvano

La lira ha svalutato Annunciato l'ingresso nella «banda stretta» europea La lira ha svalutato Ribasso intorno al 3 per cento BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La lira ha svalutato, unica fra le monete europee, in un riallineamento dello Sme che era apparso improrogabile dopo le tensioni registrate nelle ultime ore sui mercati valutari. La decisione consente alla moneta italiana di abbandonare la fascia di oscillazione del 6 per cento, di cui godeva dalla nascita dello Sme, e di adeguarsi alla banda''del 2,25 comune alle altre monete. Un comunicato del Comitato monetario, diramato poco prima di mezzanotte, fissa la nuova parità centrale della lira rispetto all'Ecu a quota 1529,70: ciò rappresenta, secondo le prime sommarie interpretazioni, un ribasso di poco superiore al 3 per cento. Soltanto oggi, tuttavia, le autorità monetarie europee renderanno note le parità centrali bilaterali, quelle cioè fra la lira e le altre monete del sistema. Secondo i primi calcoli la nuova banda superiore di oscillazione rispetto al marco tedesco, grande protagonista degli ultimi giorni in seguito al cedimento del dollaro, dovrebbe essere fra 748 e 765. La svalutazione, cioè, avrebbe rispettato le realtà già stabilite dai mercati valutari: la nuova parità centrale, afferma il comunicato, «riflette approssimativamente la quota di mercato, con il risultato che il limite inferiore d'intervento rimarrà invariato». Ieri il marco aveva chiuso in Italia a 750,65 lire e succes¬ sivamente, a New York, aveva toccato le 756 lire. «I ministri, i governatori e la Commissione — afferma il documento — accolgono la decisione come un contributo per il rafforzamento dello Sme». Essi inoltre «incoraggiano il governo italiano, in vista della liberalizzazione dei movimenti di capitali, ad assumere le misure necessarie per un'ulteriore ri- duzione del deficit fiscale». Nessun'altra delle monete europee è stata coinvolta nell'operazione. Molte delle tensioni quindi restano. La forza del marco (e in seconda linea del fiorino olandese) lasciano quindi prevedere possibili riassestamenti in tempi brevi: un vero riallineamento, discusso e concordato dai ministri finanziari e dai governatori delle banche centrali. Ieri, per l'operazione-lira, questi non si sono nemmeno riuniti e hanno risolto tutto per telefono. Sono trascorsi tre anni — è un record — dall'ultimo riallineamento, quello del 12 gennaio 1987. Una tale tenuta è indice di successo del sistema, la prova definitiva che gli accordi del Louvre (1987) e la crescente integrazione delle politiche monetarie dei Dodici hanno creato una nuova stabilità monetaria. Ma a Bruxelles si osserva che il riassestamento della lira era essenziale in vista dell'avvio — 1° luglio — della prima fase dell'unione monetaria. Fabio Galvano

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, New York