I sogni proibiti di Mancini di Bruno Bernardi

I sogni proibiti di Mancini Alla riscoperta dell'ex bambino prodigio della Samp, tornato con successo al vecchio ruolo di centravanti I sogni proibiti di Mancini \Juve e nazionale «chiuse» da Baggio GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Tra i sogni nel cassetto di Roberto Mancini ci sono lo scudetto e due maglie, una della Nazionale e l'altra della Juventus. Resteranno tre sogni proibiti per l'ex bimbo d'oro che ha compiuto 25 anni e ad aprile sposerà Federica, la bella fidanzata napoletana? Per lo scudetto c'è ancora uno spiraglio, anche se l'infortunio a Gianluca Vialli e le squalifiche rischiano di frenare la rincorsa della Sampdoria. Per l'azzurro ci potrà essere una... schiarita, specie se Mancini continuerà a giocare come contro il Pescara. Per il bianconero, invece, il discorso si sta chiudendo, forse per sempre. «Nella vita non si sa mai, ma se la Juventus prenderà Baggio, le cui caratteristiche sono molto simili alle mie, allora è proprio finita: il mio futuro è nella Sampdoria e Mantovani, ora che il nuvo stadio è pronto, è deciso ad allestire uno squadrone», dice Mancini che domenica, a Marassi con la Lazio, taglierà il traguardo delle 200 partite in campionato con la Sampdoria. A queste-si debbono aggiungere le 30 con il Bologna che lo lanciò sedicenne. «Fa piacere, e a questo punto vorrei battere il record di presenze di Bernasconi», sorride Mancini. Il suo contratto scadrà nel'92 e difficilmente Mantovani, sino a quando sarà padrone della Samp, se lo lascerà scappare. Boniperti l'aveva trattato quando era giovanissimo e, di fronte alle richieste da capogiro del Bologna, si era ritirato. Mantovani sborsò quattro miliardi, cifra enorme nell'82, l'anno in cui la Juventus ingaggiò Michel Platini e Zbigniew Boniek, accanto a Paolo Rossi re del Mundial. Il gioiello di Mantovani è sempre piaciuto all'Avvocato Gianni Agnelli. Anche a Boniperti, ovviamente, che lo vedrebbe volentieri come punta, ruolo poco gradito a Mancini, nonostante le insistenze di Boskov. Qualche tempo fa Mancini, parlando di un eventuale trasferimento alla Juventus, ci aveva confessato che si vedrebbe con il n. 10 nei panni di... Platini, oppure come rifinitore nella posizione che occupa attualmente Zavarov. Ora pensa solo alla Sampdoria e al gol. Nella stagione in corso ne ha realizzati sei in campionato, due in Coppa delle Coppe e due in Coppa Italia. «Vorrei eguagliare me stesso, cioè i 12 gol del torneo scorso ed ho un altro obiettivo: superare Bassetto, recordman blucerchiato con 96 bersagli» promette Mancini che, con una cinquantina di reti, è abbondantemente a metà cammino. Ma perché segna con il contagocce e non sfrutta al meglio il suo potenziale? «Un attaccante — risponde — per fare gol deve essere soprattutto egoista. Io lo sono poco. A volte sbaglio delle conclusioni, raramente però sono errori clamorosi. Piuttosto, se vedo un compagno ben piazzato, non esito a passargli il pallone. Dovrei essere meno altruista». Come vorrebbe Vicini? «Da tre o quattro mesi sono migliorato moltissimo, sotto il profilo atletico e della qualità, come pretende appunto il commissario tecnico». Cosa le ha insegnato un anno e mezzo sulla panchina della Nazionale? «A valutare i miei concorrenti nella corsa per il posto di spalla di Vialli. Carnevale è ottimo. Serena, diverso da me e Vialli, sa farsi valere in area. C'è anche Baggio che Vicini vuole provare come attaccante. Ora si parla di Schillaci, uno che ha il gol nel sangue e un Rui Barros che glieli fa fare». Si sente tagliato fuori? «Affatto. Spero ancora di ricomporre in Nazionale il tandem con Vialli che funzionò agli europei. E' vero che segnai solo a Dortmund con la Germania Ovest, e che quella rete rimane l'unica in 19 partite in azzurro di cui solo cinque da titolare, ma le mie prestazioni furono buone sino alla fatale partita con l'Urss. Non mi sento superiore agli altri ma credo di avere caratteristiche ideali per Vialli». Sarà un dramma se la Sampdoria quest'anno resterà a mani vuote? «Intanto siamo in corsa su tre fronti. Con il Pescara è stata una brutta Sampdoria ma si è vinto e la qualificazione in Coppa Italia ce la giocheremo a Torino, il 24 gennaio, con la Juventus che avrà difficoltà a battere gli abruzzesi sul loro campo. In Coppa delle Coppe, a marzo, saremo al completo e abbiamo i mezzi per centrare quel primo trofeo europeo che ci sfuggì con il Barcellona». E in campionato? «Niente è compromesso anche se con la Cremonese abbiamo toccato il fondo. L'importante è che il nostro pubblico ci sostenga per vincere con la Lazio e non perdere altro terreno dal Napoli, che sta arrancando, e dalle milanesi, in attesa di Vialli che forse sarà già pronto per il derby dell'11 febbraio. Non siamo mai stati così vicini allo scudetto». Bruno Bernardi 200 PRESENZE Roberto Mancini festeggia domenica contro la Lazio la duecentesima partita di campionato con la maglia della Samp. Data l'età, appena 25 anni, il gioiello di Mantovani ha la possibilità di attaccare il record assoluto di Bernasconi che con 338 presenze in campionato con la maglia blucerchiata guida la classifica dei fedelissimi, idavanti a Vincenzi (333), Salvi (293), al contemporaneo Luca Pellegrini (258) e a Delfino e Lippi (238). Mancini è davanti a Gianluca Vialli, che ha 161 presenze. Ma è in svantaggio, rispetto al «gemello», nella rincorsa al primato assoluto dei gol, detenuto da Bassetto con 93 centri in campionato. Ecco la classifica dei marcatori di ogni tempo della Sampdoria: Bassetto 93 gol; Baldini 73; Vialli 53. Mancini è fermo a quota 46. Ma da domenica potrà «avvantaggiarsi» dell'assenza di Vialli, uno dei veri stakanovisti del calcio italiano. Dal settembre 1986 il leader doriano e della Nazionale ha collezionato ben 190 presenze: Ì09 in campionato, 29 in Coppa Italia, 13 in Europa, più 1 spareggio e 2 finali di Supercoppa con la Samp; 2 presenze con l'Under 21 e 34 con la Nazionale maggiore, [b. col.) Roberto Mancini ha ben assolto Il compito di vice-Vialli mercoledì scorso in coppa Italia siglando con due gol al Pescara la vittoria della Sampdoria ini ggio vuote? anto siamo in su tre fronti. Pescara è stata rutta Sampdoria è vinto e la quaione in Coppa ce la giochere Torino, il 24 io, con la Jus che avrà difficoltà a e gli abruzzesi sul loro o. 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