Alt della Lega alle notturne d'inverno

Alt della Lega alle notturne d'inverno Dopo il caso Milan-Verona i dirigenti finalmente si decidono a far giocare di giorno tutte le partite Alt della Lega alle notturne d'inverno Berlusconi e l'arbitro ignoravano il regolamento Accuse di Campana, il recupero forse il 7febbraio MILANO. Basta con le notturne d'inverno, almeno in gennaio e febbraio. Anche la Lega, dopo il campanello d'allarme provocato dal rinvio di Milan-Verona, è d'accordo. In viale Filippetti mancano il presidente Nizzola, in vacanza all'estero, e i suoi massimi collaboratori ma ci sono tecnici sempre pronti all'emergenza. E quello di mercoledì notte, con i gravi incidenti avvenuti fuori dallo stadio dopo la sospensione della partita, è un classico caso di emergenza. Guai se nell'anno di Italia '90, il campionato dovesse registrare altri rinvìi in una stagione che registra il «tutto esaurito» come impegni. E' già difficile trovare una data per il recupero del recupero di Milan-Verona, immaginarsi se ci fossero altre partite da giocare. Così a San Siro il 7 febbraio, data ufficiosa ma presumibile, si giocherà alle 13 e stavolta sarà la Lega a fissare l'orario. «Come ricorderete — hanno commentato in viale Filippetti — il presidente Nizzola nel corso della conferenza stampa di Natale aveva accennato alla notturna concessa al Milan dopo le insistenze della società che voleva salvaguardare gli interessi dei suoi 42 mila abbonati, molti dei quali non potevano presenziare alla gara in diurna per motivi di lavoro. Oltretutto ci era stato sottolineato come gli specialisti preposti ai lavori avessero assicurate che, grazie alla copertura dello stadio, non ci sarebbe più stato il pericolo della nebbia. A quanto pare sono stati presi in contropiede pure loro». Secondo informazioni raccolte dalla Lega, già verso le 16 di mercoledì la nebbia era padrona del campo, quindi la partita non avrebbe potuto concludersi. «I prossimi turni di Coppa Italia verranno giocati di giorno, con l'eccezione di Pescara dove non esistono questi problemi tipici del Nord Italia. Anche il turno infrasettimanale di campionato, quello previsto il 17 gennaio, verrà disputato alle 14,30 e non più in notturna com'era stato ipotizzato. L'espe¬ rienza di Milan-Verona ci induce a non rischiare, anche perché esistono altri stadi nei quali teoricamente potrebbe ripetersi lo stesso fenomeno della nebbia. Ci riferiamo a quelli di Bologna, Cremona, Verona». Oltretutto nella vicenda di San Siro è emerso un particolare importante: non c'è soltanto Berlusconi, cioè un presidente, che ignora i regolamenti del calcio ma anche gli arbitri (e questo, forse, è ancora più grave) sono sullo stesso piano. Com'è noto il numero uno del Milan insisteva per il recupero immediato della gara: voleva che si giocasse ieri all'ora di pranzo ma il Verona non era d'accordo, pensava già al prossimo impegno di campionato. L'arbitro Coppetelli, a sua volta, avrebbe voluto rinviare la partita per la nebbie-', cioè non dare neppure il via per farla giocare all'indomani. Ebbene, il regolamento organico (art. 35: gare non iniziate o da recuperare) stabilisce in proposito che gli incontri non cominciati vanno disputati il giorno dopo salvo tre eccezioni: 1) qualora dovesse perdurare l'impraticabilità del campo; 2) qualora entrambe le squadre siano impegnate successivamente in una gara infrasettimanale (questo vale per gli impegni della domenica con turno già previsto per il mercoledì); 3) qualora la gara in questione sia infrasettimanale. Dunque, proprio il caso di Milan-Verona. In proposito occorre che si riunisca il consiglio di presidenza della Lega e fissi l'eventuale recupero: se Coppetelli avesse deciso per il rinvio immediato, ieri non si sarebbe giocato. A questo punto o si studiano e si rispettano i regolamenti oppure, come insiste Berlusconi, si cambiano le leggi in materia ma allora si va incontro anche a sorprese non prevedibili. Quanto agli spettatori di mercoledì sera, potranno farsi rimborsare il biglietto entro il 10 gennaio rivolgendosi ai punti cu vendita della Milan Point oppure presso gli sportelli dello stadio. I tagliandi, per una que¬ stione fiscale, non saranno validi per il prossimo recupero. I paganti erano 14.872 per un incasso di 267 milioni ; considerati i 41.570 abbonati, teoricamente a San Siro dovevano esserci 55 mila persone, invece ce n'erano appena 35 mila. Una diserzione in massa. Il fatto di giocare di sera, con una nebbia fitta al punto da rendere difficile individuare i parcheggi delle auto, ha contribuito a creare negli ultras rossoneri l'impressione di poter agire impunemente. Così, dopo aver rotto i vetri delle auto di alcuni giornalisti e di tifosi veneti, i teppisti hanno creato barricate sul viale d'accesso allo stadio utilizzando cavalietti e transenne e cercato di incanalare i bus dei «nemici» veronesi e della polizia in una specie di imbuto dove li attendevano con spranghe e pietre. Ci sono state sassaiole, assalti, due ore di autentica guerriglia con energiche càriche della polizia, il fermo di una ventina di ultras e il ferimento di diversi altri che però hanno preferito farsi medicare nelle rispettive abitazioni. Stupisce, dopo tanti bei discorsi sulla violenza, che concluse le operazioni di fermo e riconoscimento in questura gli ultras in questione siano stati lasciati liberi. Anche il sindacato calciatori, attraverso il suo presidente, avvocato Campana, ha stigmatizzato la scelta della società e della Lega. «Mi sembra che la regolarità del campionato — ha detto — venga puntualmente sacrificata davanti agli interessi economici dei singoli club. E' elementare lo sconsigliare di giocare in notturna in questo periodo, soprattutto in un inverno così rigido. Anche la Lega, concedendo l'autorizzazione al Milan, ha sbagliato. I calciatori sono sottoposti a ulteriori stress mentre di pomeriggio giocherebbero con qualche grado in più. Tra l'altro, con tanti impegni in calendario rischiamo veramente di trovarci con un campionato ulteriormente sconvolto e irregolare». Giorgio Gandolfi Van Basten nella nebbia di San Siro La stessa nebbia di Milan-Verona grava sul comportamento di morti e sulla possibile data del recupero

Persone citate: Berlusconi, Campana, Coppetelli, Giorgio Gandolfi, Nizzola, Van Basten