Scoppia il caso Banco di Sicilia

Scoppia il caso Banco di Sicilia Scoppia il caso Banco di Sicilia Le dimissioni del direttore generale Salamone PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Le dimissioni del direttore generale del Banco di Sicilia Ottavio Salamone sono state accettate ieri dal consiglio d'amministrazione e le funzioni sono state temporaneamente affidate al vicedirettore generale vicario Salvatore La Francesca. Adesso si apre una partita delicata. Salamone, 59 anni, una carriera' al Banco di Sicilia, giunto al vertice nel 1985, dopo aver scalato uno ad uno i gradi gerarchici (nel 1987 con 538 milioni di reddito lordo risultò il quarto manager pubblico meglio pagato nel settore del credito), è considerato un tecnico con pochi e non sempre agevoli rapporti con gli ambienti politici. C'è chi assicura che mirasse alla presidenza. Ora, la banca appare decapitata: senza direttore generale e con il presidente Giannino Parravicini, repubblicano, in regi¬ me di prorogatio dall'87, dopo essere stato nominato nel 1979. Parravicini dovrebbe passare la mano e secondo voci insistenti la sostituzione sarebbe vicina: si fanno alcuni nomi, anche quello di Paolo Savona, che potrebbe lasciare la direzione generale della Bnl. L'organigramma del Banco, con un'eventuale presidenza a Savona, gradita al pri, potrebbe essere completato da Giacomo Perticone alla direzione generale. Perticone,' 54 anni, è'vicedirettore generale e fino al 30 ottobre era lui il vicario, ma Salamone l'aveva rimpiazzato con La Francesca. Ottavio Salamone, ieri mattina, dopo aver inviato la lettera di dimissioni a Parravicini e a Carlo Azeglio Ciampi (ricca di amare considerazioni), è intervenuto alla riunione del consiglio d'amministrazione che ha lasciato verso le 11, dopo aver riassunto i motivi della sua decisione. Salamone ha motivato le dimissioni con le perduranti incertezze dovute alla mancata ricapitalizzazione dell'istituto da parte di Stato e Regione. Il disegno di legge di Giuliano Amato prevede 560 miliardi in sei anni e la Regione si è detta disposta ad acquistare per mille miliardi azioni del Banco, quando esso sarà trasformato in spa. Ma tutto è bloccato. Intanto sull'istituto di credito continuano a pesare i rilievi mossi nell'ottobre del 1988 e ribaditi recentemente dalla Banca d'Italia sulla mancanza di un disegno strategico globale, sul funzionamento della direzione generale e, sull'organizzazione aziendale, sull'accumulo di sofferenze, sui criteri di erogazione del credito. Prima di andarsene, Ottavio Salamone è riuscito a far giungere negli alti gradi alcuni dirigenti di sua fiducia. Il 14 dicembre sono stati nominati quattro condirettori centrali e, sette giorni dopo, due direttori centrali. Il consiglio d'amministrazione aveva ratificato, non senza opposizioni, queste proposte. Il 22 dicembre, in occasione poi delle nomine di alcuni direttori, in consiglio erano state manifestate divergenze e più d'una contestazione era stata rivolta a Salamone, che aveva rivendicato il suo pieno diritto a garantire autonomamente, a norma dell'attuale statuto, l'operatività della gestione. Il consiglio d'amministrazione fu nominato l'anno scorso, dopo 18 anni di prorogatio del precedente organismo, che fra morti e dimissioni si era ridotto a soli 5 componenti. «Il Banco ha marciato con i suoi piedi — ha detto ieri Giannino Parravicini, cercando di sdrammatizzare la situazione —. Abbiamo una situazione di assoluta tranquillità e nei primi nove mesi del 1989, con 225 miliardi di risultato lordo di gestione, abbiamo fatto abbastanza. Rimane il problema serio della ricapitalizzazione». Antonio Ravidà IL RISTRETTO A MILANO Titoli Quotazioni Banca Aqr. Mantovana 105.400 (105.400) Cr. Aqr. Bresciano 7.800 (7.800) Banca del Friuli 24.100 (25.000) Banca Pice. Cr. Valtellinese 17.150 (16.900) Banca Pop. Comm. Industria 19.900 (19.900) Banca Pop. Berpamo 19.910 (20.150) Banca Pop. Brescia 7.950 (7.955) Banca Pop. Crema 44.000 (43.300) Banca Pop. Cremona 10.800 (10.700) Banca Pop. d'Emilia 121.150 (121.000) Banca Pop. Intra 13.750 (13.730) Banca Pop. Leoco 11.700 (11.750) BancaPop. Lodi 17.100 (17.161) Banca Pop. Luino e Varese 13.810 (13.800) Banca Pop. Milano 9.600 (9.500) Banca Pop. Siracusa 17.600 (17.000) Banca Pop. Novara 16.310 (16.000) Terme di Bognanco 743 (740) Aviatour 2500 (2.540) Italians Incendioe vita 229.050 (229.000) Banca Briantea 15510 (15510) Citibank Italia 5.470 (5.405) Banca Prov. Napoli 5.750 (5.790) Banco Legnano 6.690 (6.560) Banca Ind. Gallaratese 11.600 (11.650) Banca Prov. Lombarda 4.025 (4.050) Banca Prov. Lombarda priv. 4.001 (4.040) Banca Subalpina 4.505 (4.450) Banco Perugia 1.340 (1.339) Creditwest 10.300 (10.300) Finance ord. 40.810 (40.800) Finance priv. 20.200 (20.100) Cr. Bergamasco 39.990 (33.500) Bieffe 8.910 (8.810) Frette 7.510 (7500) Zerowatt 5.300 (5.300) Cibiemme 2.520 (2.590)