Inverno caldo per i contratti

Inverno caldo per i contratti Tarda l'intesa sugli oneri sociali, ferme le trattative di categoria Inverno caldo per i contratti I sindacati: «La Con/industria temporeggia» ROMA. Sul fronte del costo del lavoro e del rinnovo dei contratti dell'industria il 1990 si apre con preoccupanti segnali. La trattativa globale fra Confindustria e sindacati sta languendo in attesa dell'incontro dì metà gennaio con il governo, mentre dal fronte contrattuale nessuna novità emerge da quei settori, come i chimici ed i cartai, che hanno già presentato le loro piattaforme ri vendicati ve. Per i metalmeccanici manca ancora il documento unitario Fiom, Firn e Uilin: se ne discuterà la prossima settimana. I sindacati temono che la Confindustria non si accontenti di un'intesa sugli oneri sociali e rinvìi la chiusura dei contratti già scaduti. Dice Silvano Veronese, segretario confederale della Uil: «La Confindustria non può pensare di temporeggiare sui singoli contratti di categoria. I chimici, i metalmeccanici ed i cartai saranno la cartina di tornasole per capire l'atteggiamento degli imprenditori. Se entro marzo non arriveremo ad una stretta, si aprirà una stagione molto calda, proprio in vista delle elezioni amministrative e dei Mondiali di calcio. Spetta al governo esercitare un ruolo positivo». Veronese respinge l'ipotesi di una intesa in extremis sui tetti retributivi: «La Confindustria sbaglierebbe a continuare a battere questo tasto. Siamo disponibili ad un accordo sugli oneri sociali, ma sulla predeterminazione degli aumenti retributivi sarebbe un dialogo fra sordi». Anche Giuliano Cazzola, segretario confederale della Cgil, afferma: «La Confindustria deve fare chiarezza sulle volontà politiche nella trattativa per il costo del lavoro. Il segnale da dare riguarda l'assetto delle relazioni, nel senso che le parti devono produrre atti necessari per aprire la stagione contrat¬ tuale in modo fisiologico e senza guerre di religione. L'azione del governo, come del resto annunciato, deve prefigurare sia pure con gradualità e senza demagogia l'avvio della riforma della struttura degli oneri sociali». Rino Caviglioli, segretario confederale della Cisl, precisa: «La trattativa sul costo del lavoro non si deve trasformare in un alibi per bloccare, con le motivazioni più diverse, i rinnovi contrattuali. Una qualche decisione va presa in tempi brevi». Come via d'uscita Caviglioli propone un accordo sulle questioni più urgenti (avvio della riforma degli oneri sociali e dei rinnovi contrattuali), mentre per quanto riguarda il sistema contrattuale ed i regimi di indicizzazione delle retribuzioni il dirigente Cisl propone di aprire subito un nuovo «tavolo» senza preclusione di argomenti. (Agi]

Persone citate: Caviglioli, Giuliano Cazzola, Rino Caviglioli, Silvano Veronese

Luoghi citati: Roma