Berlino, lite alla Tavola rotonda di Tito Sansa

Berlino, lite alla Tavola rotonda GERMANIA EST Le parti si accusano a vicenda, i sindacati chiedono soluzioni immediate Berlino, lite alla Tavola rotonda Neues Forum pretende il diritto di veto, Risveglio democratico protesta: «Non ci consultate» La «Sécuritate» tedesco-orientale è ancora armata: il governo ne dovrà rispondere BERLINO EST DAL NOSTRO INVIATO La «Tavola rotonda» della Ddr, formata da sedici fra partiti, comitati e gruppi di opposizione è in crisi: ieri ha rischiato di saltare. Minacce di uscire dal consesso sono venute prima da Neues Forum, che pretendeva il diritto di veto, poi da Risveglio democratico, insoddisfatto perché il governo aveva preso una decisione «senza consultarci». Avvertito il pericolo di venire accusati di comportamento non democratico, i rappresentanti del governo nella «Tavola rotonda» sono corsi ai ripari, prométtendo più glasnost di quella esistente. Già martedì sera, alla vigilia della quinta tornata della «Tavola rotonda» nel Castello di Niederschònhasen, messo a disposizione dal governo, il primo ministro Modrow, col quale Neues Forum si era rifiutato di parlare, si era appellato alle opposizioni affinché collaborassero. «Se non riusciamo a creare un clima di rispetto reciproco e di fiducia — aveva detto — non ci riuscirà neppure di avere il clima necessario per elezioni libere e democratiche il 6 maggio». Diversi giornali gli avevano fatto eco, tra cui quello dei sindacati «Tribune» che ha invitato la «Tavola rotonda» a «smetterla con le pignolerie e le chiacchiere», a «porre domande, dare risposte a fare qualcosa per il popolo, altrimenti perde il suo mandato». In lettere e telefonate ai giornali e alla radio, centinaia di cittadini si sono indignati con alcuni dei gruppi partecipanti alla «Tavola rotonda», lamentandosi per le lunghe e inutili discussioni e la mancanza di idee. Criticata la pretesa delle opposizioni di «negare tutto senza proporre nulla», diversi cittadini che si sono dichiarati anticomunisti e antisocialisti hanno detto che se la «Tavola rotonda» continuerà a non combinare nulla c'è il rischio che il partito del primo ministro Modrow rischi di vincere le prossime elezioni. Alla riunione di ieri, il gover¬ no ha mandato un grosso calibro, la signora Christa Luft, ministro dell'Economia, che ha esposto per la prima volta la disastrosa situazione del Paese, con un debito estero verso i Paesi non socialisti ammontante a quasi 21 miliardi di dollari. La signora si è dichiarata favorevole al mantenimento della proprietà comune, aperta tuttavia alla partecipazione di privati, alla instaurazione del principio del rendimento, alla riduzione delle sovvenzioni e ha spezzato una lancia in favore dei 50 mila ex dipendenti della polizia di sicurezza ed ex funzionari del partito rimasti senza lavoro. Costoro vengono discriminati e non trovano un'occupazione. La signora Luft ha assicurato che la legge che vieta agli stranieri l'acquisto di case e terreni non verrà modificata e la Ddr non sarà «svenduta» a Bonn. La minaccia di mandare all'aria la «Tavola rotonda» e di destabilizzare in tal modo l'equilibrio precario tra il governo provvisorio e le opposizioni, è venuta quando un delegato di Risveglio democratico, citando la televisione, ha protestato perché gli ex appartenenti alla Stasi, la temuta disciolta polizia di sicurezza, dispongono tuttora di un arsenale di armi e munizioni. Un funzionario del governo lo ha smentito. Nella sala l'atmosfera si è fatta rovente, il governo è stato messo sotto accusa per avere mentito. Ha salvato la situazione il sindaco di Dresda, Berghofer, vicepresidente del partito ex comunista Sed, proponendo che «si finisca di discutere di cose che non conosciamo e che vengano chiamate persone competenti». Il consiglio è stato accettato e così alla prossima riunione della «Tavola rotonda», lunedì 8 gennaio, il governo presenterà una relazione sul disarmo della Stasi e a parlare di legge elettorale, di legge sui partiti, di riforma della Costituzione, di legge sulla stampa e di responsabilità dei magistrati verranno persone esperte. Tito Sansa

Persone citate: Berghofer, Christa Luft, Luft, Modrow

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Ddr, Dresda, Germania Est