A Tel Aviv 30 milanesi bloccati dai controlli

A Tel Aviv 30 milanesi bloccati dai controlli Avevano partecipato alla marcia per la pace A Tel Aviv 30 milanesi bloccati dai controlli MILANO. La meticolosità dei controlli all'aeroporto di Tel Aviv ha fatto perdere, ieri, la coincidenza ad Atene al gruppo di milanesi che avevano partecipato alla manifestazione pacifista del 30 dicembre, repressa daUe cariche della polizia. L'aereo sul quale avrebbe dovuto imbarcarsi, è partito con circa 3 ore di ritardo. DaUa capitale greca, il gruppo proseguirà oggi per Milano. «Sono le 10,30 e siamo ancora in aeroporto, i controlli sono particolarmente minuziosi», ha detto, per telefono, ad alcuni colleghi sindacalisti, Maria MarangeUi, delegata deUa Fiom. Il volo OA-302 (Olympic Airways) avrebbe dovuto decollare da Tel Aviv alle 8,50 e atterrare ad Atene alle 10,45. Vi è giunto alle 14,30. La coincidenza era alle 12, l'arrivo a Milano si prevedeva per le 13,15. E' stata la stessa compagnia a dare, nel primo pomeriggio, alcune informazioni su quel che stava succedendo. Neil aeroporto di Atene, per un'ora e più, si è aspettato quell'aereo proveniente da Tel Aviv; poi, visto il prolungarsi del ritardo, si è deciso, anche se a malincuore, di decoUare. Da Tel Aviv, la sindacalista non è stata l'unica a chiamare, ieri mattina. Ad aspettare la comitiva, all'aeroporto di Limite, c'erano cronisti, fotografi, amici, parenti. «Mia moglie ha telefonato verso le 11 — racconta uno dei familiari in attesa —ha detto che i controlli erano asfissianti: sembravano fatti apposta per far perdere l'aereo». Tra i nostri connazionali feriti durante la manifestazione per la pace fra israeliani e palestinesi, la più grave è Marisa Manno, che ha perso un occhio. Percosse e insulti per numerosi altri, fra cui l'eurodeputata della sinistra indipendente Dacia Valent. Io. r.l

Persone citate: Dacia Valent, Maria Marangeui, Marisa Manno