Boskov: «Mancini pensaci tu»

Boskov: «Mancini pensaci tu» Samp senza punte dopo l'infortunio che blocca Vialli per due mesi Boskov: «Mancini pensaci tu» «Ma io so giocare solo in un modo, il mio» GENOVA. Capodanno in Versilia per Luca Vialli, che ha salutato l'anno nuovo senza potersi scatenare nelle danze. Il gambaletto di gesso lo ha costretto all'immobilità nella notte che ha posto fine al decennio. Una chiusura un po' triste per lui nonostante l'affettuosa vicinanza della fidanzata Giovanna e dei compagni di squadra. Ma la Sampdoria, compatta nel salutare l'anno nuovo, lo sarà anche nell'affrontare l'emergenza causata dal lungo forfait del suo centravanti. La frattura al quinto metatarso del piede destro non lascia spazio all'ottimismo. Secondo la prognosi del professor Chiapuzzo, Vialli dovrà portare il gesso per un mese e impiegare altri trenta giorni per ritrovare la completa funzionalità dell'arto. Salterà quindi nove partite di campionato, due di Coppa Italia (più le eventuali semifinali), e l'amichevole della Nazionale con l'Olanda. Il suo rientro in campo è previsto per il 4 marzo, a Marassi con la Juventus. Ma Boskov non accetta questa catastrofica prospettiva: «Sono sicuro che la sua assenza dai campi di gioco non sarà così lunga. Vialli ha un fisico eccezionale. I tempi di recupero, secondo me, saranno molto più brevi. A metà febbraio Luca sarà già in campo». Ma il patetico ottimismo dell'allenatore si scontra con il ben più realistico pessimismo dei giocatori. Mancini punta tutto sulrtmpegno e lo spirito di sacrificio per surrogare l'assenza dell'unico goleador della squadra: «E non sarò certo io a fare il Vialli in questo periodo di emergenza. Non sono assolutamente in grado di giocare come lui. Ho le mie caratteristiche che sono ben diverse dalle sue». Allora come farete a superare l'handicap della sua assenza? «Stringendo i denti. Dovremo dare non il cento per cento, ma il centodieci. L'importante per noi è non allontanarci dal gruppo di testa. Se riusciremo a non perdere terreno, quando Vialli rientrerà potremo giocarci il tutto per tutto per quel che riguarda lo scudetto». Ma anche se Mancini cerca di non farsi appiccicare addosso l'etichetta di nuovo leader, tutti nella Sampdoria guardano soprattutto a lui in questo momento critico. A cominciare proprio da Boskov: «E' un vero peccato che sabato non ci fosse Vicini a vederlo. Ha giocato una partita eccezionale. Ha corso, ha lottato, è tornato in difesa, ha combattuto come non mai. Sembrava un leone. E' un Mancini diverso, definitivamente maturo. Conto su di lui per annullare almeno in parte l'handicap pesantissimo dovuto all'assenza di Vialli. Anche l'anno scorso, in fondo, abbiamo giocato grandi partite senza il no¬ stro centravanti. Mi riferisco soprattutto alla semifinale di Coppa Coppe con il Malines». Ma non è solo la frattura di Vialli a preoccupare Boskov: capitan Pellegrini è stirato, Cerezo e Mannini domenica saranno squalificati, Katanec non è ancora pronto al rientro. Domani, in Coppa Italia con il Pe- scara, la situazione è rimediabile grazie al rientro di Vierchowod: «Sposterò Lanna libero, inserirò Carboni dall'inizio e avanzerò Dossena a fare la punta», sospira l'allenatore. Ma domenica, a Marassi con la Lazio, i titolari assenti saranno addirittura cinque: «Meglio così — butta lì Boskov che si consola con i paradossi —. Non avrò problemi di scelta. E dovrò mandare in campo tutte le riserve per arrivare a undici giocatori». L'unico ad andare controcorrente è Vierchowod: «Io sono preoccupato più dell'assenza di Cerezo a centrocampo che di quella di Vialli. Se ci manca un punto di riferimento prezioso come Toninho non riusciamo a far gioco. Vialli è importante, ma se non c'è nessuno in grado di costruire palle-gol i problemi sono ancora più gravi». Renzo Cerboncini L'infortunio di Gianluca Vialli, una tegola sulla Sampdoria lanciata con le squadre milanesi all'inseguimento del Napoli

Luoghi citati: Dossena, Genova, Italia, Lazio, Olanda