Il Toro cattivo piace a Fascetti di Bruno Bernardi

Il Toro cattivo piace a Fascetti Il Toro cattivo piace a Fascetti «Giocando come a Messina, finiremo primi» TORINO. La fatai Messina. Dopo la sconfitta, clamorosa e immeritata, e l'eliminazione estiva in Coppa Italia, un nuovo capitombolo che è costato l'imbattibilità e il primato in classifica al Torino, oltre alla perdita, per un mese, di Romano, il regista, che domani verrà operato di menisco. Non mancano le attenuanti, come le assenze di Mussi, Skoro e Policano, l'espulsione di Enzo e gli infortuni a Romano e Fimognari. Ma quel Torino che, alla vigilia del campionato, avrebbe dovuto spadroneggiare in Serie B e che molti addetti ai lavori definivano addirittura «da zona Uefa» nella massima divisione, era stato probabilmente sopravvalutato, illudendo i tifosi e complicando il lavoro di Eugenio Fascetti. Quel Torino dal quale si pretendevano sfracelli, records e vittorie a ripetizione e che, viceveisa, fuori casa aveva collezionato soltanto pareggi (otto), esce ridimensionato dalla trasferta in Sicilia, dove ha perso per la seconda volta nella stagione, o tutto rientra nella normalità di una squadra che sta facendo la propria parte, in rapporto al suo potenziale, e deve soprattutto puntare alla promozione? Fascetti, che al «Celeste» negli anni giovanili fu protagonista da giocatore in maglia giallorossa e come tecnico è stato ancora «bocciato», respinge le critiche e, dalla battuta d'arresto sullo Stretto, trae addirittura buoni auspici per il futuro. «Se giochiamo come a Messina vinciamo il campionato», dice l'allenatore al telefono da Viareggio dove ha salutato in famiglia il 1990. E' convinto, non lo fa per andare controcorrente: «E' stato un episodio. Circostanze come quelle di sabato scorso è difficile che si ripropongano in avvenire, anzi sono irripetibili: per questo non sono affatto preoccupato e mi sta bene un Torino così, "cattivo" e concentrato». Enzo, però, si è fatto espellere... «Non posso certo approvare quello che ha fatto Enzo. Dice due parole all'anno e le ha pronunciate nella forma sbagliata ma è stato provocato dalla situazione». Perché ha tolto Sordo dopo neppure mezz'ora? «Non poteva continuare. Aveva beccato un'ammonizione per un normale fallo di gioco, era nervoso e l'arbitro avrebbe potuto cacciarlo». Un Toro troppo cattivo? «Il Toro che piace a me, con gli at¬ tributi, personalità e cattiveria, pronto alla rissa quando è necessario. A Fimognari hanno "aperto" un ginocchio: porta i segni di quattro tacchetti e temiamo per i legamenti». E' soddisfatto anche del gioco? «La squadra c'è, si è espressa bene considerando che, dopo 37' era ridotta in dieci, poi in nove e alla fine in otto. Sullo 00, in inferiorità numerica, era il momento di stare coperti». Nel recupero del primo tempo Protri, la bestia nera del Torino, è andato a segno, obbligando il Torino ad aprirsi per pareggiare e, a 7' dal termine, ha raddoppiato. Sino ad una settimana fa, il Torino era in testa, eppure era circondato da diffidenza. E adesso? «Vediamo se si continuerà. In Italia, nel calcio, è facile parlare...». A cavallo tra la fine del girone di andata e l'inizio del ritorno, il Torino disputerà due partite in casa: con il Monza e, dopo la pausa, con la Reggiana. E' il momento propizio per riprendere il comando e andare nuovamente in fuga? «Cercheremo di sfruttare al massimo il fattore campo anche se per un po' di tempo dovremo fare a meno di Romano». Domenica, contro il Monza, oltre a Romano, sarà sicura¬ mente assente Enzo, squalificato, ma c'è il pericolo di qualche altra spiacevole sorpresa: a Messina, al rientro negli spogliatoi, gli animi dei granata erano piuttosto tesi e dipenderà dal rapporto di Cornieti, già molto severo in campo. Enzo aveva pagato con il cartellino rosso le rimostranze al guardalinee Manfredini (lo stesso che determinò la cacciata di Muller in Torino-Cagliari) per un vistoso fuorigioco dei messinesi ignorato dal collaboratore di Cornieti. In compenso tornerà Skoro, che ha scontato la sospensione e si prospetta un recupero-lampo di Mussi operato meno di un mese fa di menisco. Per quanto riguarda la disponibilità di Policano, che venerdì scorso aveva accusato un malanno muscolare e a Messina ha dato forfait, oggi verrà sottoposto ad un controllo medico e in settimana verrà presa una decisione. Con il Monza, il Torino punta al riscatto immediato. In calendario c'è anche lo scontro diretto tra Parma e Pisa, le due capolista che hanno un punto di vantaggio sui granata. La squadra di Pascetti cercherà di approfittarne. Bruno Bernardi Menisco. Romano verrà operato domani, starà fuori un mese