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Un giornale Un giornale «Il generale ricatta il Papa» LONDRA. Il generale Noriega «potrebbe custodire documenti che dimostrerebbero fino a che punto il Vaticano è implicato nel fallimento del Banco Ambrosiano», scrive il settimanale britannico «The Correspondent». «Noriega ricatta il Vaticano?» è il titolo di un articolo in cui il giornale rievoca alcuni aspetti mai chiariti del caso Calvi e dei rapporti fra il Banco Ambrosiano e l'Istituto per le opere di religione (Ior). A Panama, scrive il «Correspondent», in una serie di società finanziarie «montate una dentro l'altra come bambole russe», si nascondeva la proprietà del 9,5 per cento del Banco Ambrosiano, cioè del maggiore pacchetto azionario. «Se mai fosse dimo¬ strato — aggiunge il settimanale — che il Vaticano era il maggiore azionista, esso diventerebbe responsabile nei confronti dei piccoli investitori della perdita di milioni di dollari». Il settimanale cita una dichiarazione del portavoce Vaticano, Joaquin Navarro Valls, che definisce «ridicola e assolutamente inconcepibile» l'ipotesi di un ricatto da parte di Noriega. Di parere diverso è invece Giuseppe Melzi, avvocato di 200 piccoli investitori. «Credo — ha detto Melzi — che ci sia un rapporto fra il caso del Banco Ambrosiano e l'asilo dato dal Vaticano a Noriega». Anche Luigi Cipriani, membro della commissione parlamentare che ha indagato sul caso Calvi, ritiene «estremamente probabile che Noriega abbia documenti segreti e li usi per ottenere l'asilo». Renato Bricchetti, il magistrato milanese che si recò a Panama nel 1986 per indagini sul Banco Ambrosiano, dichiara: «Non abbiamo nulla agli atti che possa indicare un ricatto di Noriega alla Chiesa». [Ansa]

Luoghi citati: Londra, Panama