L'ONORE A FIL DI S

L'ONORE A FIL DI SPADA L'ONORE A FIL DI SPADA VERO: non c'è motivo di dubitare che ^Enciclopedia Universal Illustrada» avesse ragione quando indicava nell'Ungheria «il Paese dedito al duello par excellance» (tramonto dell'Ottocento - inizio Novecento). Ma è forse eccessivo omaggiare lo scaffale ungherese - come fa lo storico Victor G. Kiernan in II duello. Onore e aristocrazia nella storia europea, Marsilio, pp. 438, L. 50.000, traduzione di Maria Baiocchi - perché custodirebbe uno fra i pochi veri duelli della letteratura di questo secolo (un racconto di Gyula Krudy). Taluni preferiscono indugiare nello «spazio verde» di Roth [La marcia di Radetzky) dove si battono alle sette e venti il conte Tattenbach e il dottor Demont. Sparo simultaneo. Ed entrambi i duellanti cadono. Al figlio un po' sgomento che in una lettera gli narrò per filo e per segno la sfida, Franz von Trotta, unigenito dell'eroe di Solferino, rispose con inchiostro orgogliosamente nostalgico: «Ai miei tempi i duelli erano ancora più frequenti e l'onore di gran lunga più prezioso della vita». Di lì a qualche anno sarebbe scoppiata la Grande Guerra, «il duello che ha messo fine ai duelli», secondo la definizione di Kiernan. Spiega lo storico- di Edimburgo: «Per l'ultima volta

Persone citate: Demont, Franz Von Trotta, Gyula Krudy, Kiernan, Maria Baiocchi, Radetzky, Roth

Luoghi citati: Edimburgo, Solferino, Ungheria