Gusti buoni e onesti di Tiziana Platzer

Gusti buoni e onesti I lettori votano le migliori gastronomie torinesi Gusti buoni e onesti Clienti fedeli scelgono i negozi di fiducia e i piatti preferiti Alla ricerca delle «bontà» dell'antica via Garibaldi e dintorni Eccezionali i clienti delle cento gastronomie di Torino e provincia votate dai nostri lettori che inviano schede su schede per esprimere il loro apprezzamento e la loro fedeltà al negozio di fiducia. Avanzano ancora Rosaschino, via Pietro Micca, Val San Martino, tallonato da Simini, corso Racconigi, Ricca, via Nizza, Baratterò, via Assarotti, Enrico, via S. Giulia, Rosada, via Magenta, Fusetti, via Coppino, e Palazzo, via Fréjus. In provincia balzo di Borghesi di Moncalieri, con Bertolotto di Pianezza, poi Ambrogini, Moncalieri, Cappellazzo, Venaria, e il Buongustaio di Ceres. Ma stanno arrivando pacchi di schede che cambieranno il quadro nei prossimi giorni. Sono 35 anni che lui si serve in questo negozio e adesso che sta per cambiare casa comincia a pensare che «sarà dura non poter più contare su tanta cortesia. Qui c'è sempre un sorriso per chiunque». A parlare è il signor Giovanni, mentre sceglie il formaggio nella gastronomia «Florida», in via Garibaldi 44. «Acquisto di tutto, ma se proprio devo dare una preferenza... vada per le triglie al forno». Intanto, dietro il bancone colmo di vassoi e cestini dalle appetitose varietà di salumi, formaggi e pasta fresca, si muovono i sei soci: Marco, Bruno, Vito, Remo, Romeo e Edmond, insieme da vent'anni. Le tentazioni cominciano in vetrina, con i perfetti «aspic» marini di- segnati dalle tonalità del salmone e della polpa di granchio; il paté di camoscio fa capolino dalle piccole terrine in terracotta nascoste tra un piatto di pescespada e uno di melanzane alla provenzale. Le feste natalizie si avvicinano e anche la salumeria «El Formagé», in via Garibaldi 41, ha preparato la sua vetrina pronta per essere «impacchettata». Confezioni giganti di porcini, forme di parmigiano e di culatello stagionate al punto giusto, simpatiche bottiglie in vetro dai multicolori sali e aceti aromatici. «Curiamo molto i prodotti confezionati - dicono i fratelli Mauro e Giuseppe Aragno, proprietari dal '76 - e le nostre specialità sono sicuramente quelle a base di funghi e tartufi». «Nella zona circostante via Garibaldi sino a qualche anno fa eravamo una decina di gastronomie. Ora siamo quattro o cinque», dice con rammarico -Antonio Leombruni, che con il fratello Rinaldo ha il negozio in via San Dalmazzo 7. «Lavoriamo da 31 anni e la nostra clientela ci chiede piatti semplici e veloci. Non a caso vanno per la maggiore le lasa¬ gne al forno, seguite dalle orecchiette ai broccoli e dal minestrone di verdura. Nei secondi cuciniamo spesso spezzatino, arrosti, trippa in umido». La signora Rosanna però è venuta apposta per la pizza: «E' leggera, non elaborata, ottima». A «La ruota», la gastronomiarosticceria di Luciano Patrocco in via Barbaroux 11, si cambia menù tutti i giorni. «E io arrivo quando c'è il petto di sanato», dice la signora Elena, ghiotta del piatto di origine mitteleuropea, arrostito al forno e poi flambato con olive, pancetta e rum. In vetrina c'è la focaccia ligure «che durante la cottura viene bagnata con acqua, sale e olio d'oliva», dice Patrocco, mentre la moglie sta preparando le croquette di melanzane «come si mangiano a Bari». Ultima nata in via Barbaroux, al numero 8, la gastronomia «Mafra», delle giovani Maria D'Aversa e Francesca Russo. Hanno aperto da appena tre mesi e «inventano»: così è successo per gli arancini a forma di pera e per il «pollo gitano», servito disossato con carne di maiale, pancetta e verdure. Tiziana Platzer Parata di ghiottonerie alla «Florida» di via Garibaldi

Persone citate: Ambrogini, Bertolotto, Cappellazzo, Francesca Russo, Giuseppe Aragno, Luciano Patrocco, Maria D'aversa, Ricca, Rosada, Simini

Luoghi citati: Bari, Ceres, Florida, Moncalieri, Pianezza, Torino, Venaria