La fiera di Bossi e Farassino

La fiera di Bossi e Farassino Dopo la vittoria alle urne, a To-Esposizioni la seconda Dieta della Lega La fiera di Bossi e Farassino Sette giorni di kermesse e dibattiti Ipartiti accettano il faccia a faccia C'era una volta il festival dell'Unità, oggi c'è il panettone della Lega che Gipo Farassino s'appresta ad affettare insieme a Bossi, in arrivo a Torino per inaugurare la Dieta del Carroccio sotto la Mole. Cade al momento giusto, questa seconda kermesse del popolo leghista (la prima Dieta si è tenuta a Mantova in estate), e tutto lascia credere che, dopo il trionfo di Brescia e la buona affermazione di Pinerolo, non saranno i panettoni firmati Alberto da Giussano a mobilitare l'attenzione sul padiglione di To-Expo che ospita la manifestazione. E' la prima volta, intanto, che la classe politica torinese accetta di confrontarsi faccia a faccia con gli uomini della Lega. Nella settimana di incontri che prenderà il via lunedì, dopo il fine settimana dominato dalla presenza di Bossi, sfileranno tre assessori regionali (Fulcheri, Bergoglio, Lombardi), due dirigenti del pds (Giuliana Bortolin e Lido Bòba), e altri due consiglieri della Begione, Leo e Peano, chiamati a misurarsi sul tema dell'etica in politica con Irene Pivetti, responsabile della consulta cattolica della Lega. «Hanno accettato tutti di buon grado - spiega Renzo Rabellino, il vice di Farassino che cura la regia della Dieta - ed è probabile che altri politici e amministratori intervengano a sorpresa». Seconda novità, l'adesione massiccia del¬ le componènti economiche e sociali, chiamate in causa nei numerosi dibattiti serali (tutti con inizio alle 18) che prenderanno in esame i temi caldi che fanno notizia ogni giorno, dal fisco al traffico, dagli sfratti al disagio giovanile. Se questi sono i piatti principali, c'è un contorno ugualmente significativo, che la dice lunga sul mutato clima intorno al fenomeno leghista. Il Bossi in fiera sarà circondato da una sfilza di stand commerciali, dai computer all'artigianato sudamericano, proprio come s'usava ai tempi d'oro dei festival di partito caduti in disgrazia. «Non abbiamo avuto difficoltà a completare il padiglione - dice Farassino - e non sono mica nostri militanti: è gente che viene per fare affari, convinta che ci sarà una grande partecipazione». Prosa dialettale, musica rock, spettacoli per famiglie completano l'offerta per quanti decideranno di varcare le porte di Torino Expo: se ne occupa il regista Massimo Scaglione, fedelissimo di Farassino dai tempi delle prime sfide autonomiste. Una prova generale in vista delle elezioni politiche? «Per noi - avverte Farassino - è un utile check-up. Vogliamo tastare il polso al movimento. Per il resto, lasciamo lavorare i partiti: sono i nostri migliori portavoti». Fiorenzo Cravetto Umberto Bossi e Gipo Farassino: la Dieta della Lega Nord si aprirà sabato a To-Expo

Luoghi citati: Brescia, Giussano, Mantova, Pinerolo, Torino