Duello fra donne per l'eredità di Greene di Paolo Patrono

Duello fra donne per l'eredità di Greene Duello fra donne per l'eredità di Greene Ma esiste un testamento? La vedova sdegnosa tace ne, come se fosse in difficoltà economiche. Adesso è arrivato il sorprendente annuncio, accolto con polemiche e stupore. Anche perché sembra che il grande autore del Terzo uomo, del Nostro agente all'Avana, e di decine di altri romanzi di successo venduti in 20 milioni di copie in tutto il mondo, alla fine abbia lasciato ben poco in eredità. A parte i principeschi diritti d'autore, qualche centinaio di milioni non certo i 20-30 miliardi di cui si era favoleggiato. Perché ha generosamente finanziato cause politiche come la guerriglia del Salvador o aiutato con larghezza i primi passi dei giovani scrittori. d da Antibes, dove per 25 anni ha vissuto con Graham, l'ormai sessantenne Yvonne ha confermato al settimanale inglese: «Io non faccio parte della famiglia e non compaio nel testamento. Anche se non so davvero se questo esiste». Una dichiarazione che lascia trasparire la volontà di battersi per non essere tagliata completamente fuori dalla divisione della più o meno ricca eredità dello scrittore. Molti amici della coppia rammentano che Yvonne aiutò Graham Greene anche nel lavoro. E lo scrittore l'aveva riconosciuto dedicandole nel '69 il racconto Travels wiih my aunt: ((Alla mia febee gattina, che mi ha aiutato più di quanto possa dire». La famiglia dello scrittore, almeno i figli Francis e Caroline, sembrano affezionati alla com¬ ecosorconpetoreagaltti imobepri pagna del loro padre e l'hanno assicurata che tutto quello che non è citato nel testamento finirà a lei. Ma non è detto che tutto fili davvero così Uscio, perché i rapporti di Yvonne con la vedova Vivien sono freddi. «Abbiamo partecipato ambedue al funerale di Graham in Svizzera e poi al Memoria! a Londra ha ricordato Yvonne - ma siamo rimaste lontane e non ci siamo mai parlate». Vivien aveva sposato Graham nel '27 ad Oxford, dopo averne influenzato la conversione al cattolicesimo. Ma la loro unione era finita in fretta, negli Anni Quaranta, quando Graham, impenitente donnaiolo, collezionava un'avventura dopo l'altra mentre nei suoi libri metteva a fuoco il problema del male e del peccato. Esperienze di vita vissuta che trovarono alfine una stabile quiete quando lo scrittore incontrò nel '59 Yvonne, in Camerun con il marito. Quella che poteva sembrare un'altra «love story» si consolidò in un rapporto duraturo, quando nel '66 Graham Greene lasciò l'Inghilterra trasferendosi ad Antibes. Anche Yvonne era cattolica e come Graham non aveva mai voluto divorziare. Ma i due conducevano una tranquilla vita di coppia: lei lo raggiungeva a casa tutte le mattine, poi insieme andavano a pranzo da Felix, un ristorantino al porto, quindi passeggiavano, rientravano e lei lo lasciava sul far della sera per ritornare in famiglia. Così è stato per 25 anni. Paolo Patrono

Persone citate: Graham Greene, Greene

Luoghi citati: Antibes, Avana, Camerun, Inghilterra, Londra, Oxford, Svizzera, Uscio