Una fuga senza fine

Una fuga senza fine Una fuga senza fine Nel suo rifugio segreto scrive poesie ROMA. I bellissimi occhi chiari di 'za Giacomino, Filippello, diventano anche più dolci se solo le passa per la mente «il grande amore» che è riuscito a darle il «suo Natale». Natale L'Ala, boss di Campobello di Mazara. Fu ucciso nel '90, 'zu Natale. Fu sorpreso in un supermercato del paese e falciato da una sventagliata di mitra. Durò solo un attimo lo smarrimento della sua donna. Il tempo di capire che doveva rompere il cerchio che le stava attorno. Che quella della mafia, come lei stessa ora va ripetendo, «non è strada che spunta», cioè è senza sbocco. Così 'za Giacomino, in un baleno cambiò pelle e si fece pentita. La prima donna pentita, e per amore. Come poteva, altrimenti, farla pagare a «quei mafiosi assassini»? Ora è sola. L'aiutano gli 007 dell'Alto commissariato antimafia, ma nessun «santo protettore» potrà darle ciò che le manca: una «sua» casa, un «suo» uomo, una vita privata normale. Non può andare a cercarsi un lavoro perché significherebbe offrirsi come bersaglio «a quelli», che certamente non le hanno perdonato lo «sgarro». Non può frequentare nessuno, non può neppure tenere i soldi in banca: i mafiosi potrebbero arrivare a lei attraverso il conto corrente. Le hanno dato un nome falso, un monolocale, un ministipendio. Basta, tutto qui. L'incolumità gliela garantisce solo la sua prudenza, la circospezione con SCACCHI cui riesce a muoversi senza farsi localizzare. Spesso è costretta a cambiare casa perché una «soffiata» avverte che dove sta non è più un posto sicurissimo. Quando dall'ospedale civico di Palermo è fuggito il boss Pietro Vernengo sono venuti i poliziotti in piena notta, l'hanno presa e, in macchina, l'hanno portata in un albergo di una città vicina. La sua vita è praticamente «regolata» dall'alternarsi delle vicende di Cosa Nostra. «Te l'immagini - ironizza lei, che malgrado tutto riesce a sorridere delle sue sventure - se avessi un uomo? Ma chi è che si sottoporrebbe a tanto stress?». Ha accusato gli assassini del suo uomo: nomi e cognomi, fatti e circostanze. Le hanno creduto e li hanno arrestati tutti. Ma il processo non va per il meglio. «Sono già quasi tutti fuori», racconta non senza amarezza. «Spesso mi chiedo se ne valeva la pena di rischiare. Forse era meglio rassegnarsi e continuare a campare in quel nido di vipere». Dura poco lo sgomento, poi 'za Giacomino torna la donna aggressiva e decisa di sempre. Per esempio protesta. Anche coi giudici. Dice che ha parlato dei politici, gliel'hanno chiesto e lei ha detto quello che sapeva. «Ingenuamente, perché di politica non capisco granché. Apriti cielo! Mi hanno accusato di fare il gioco di qualcuno. Ma chi? Io non conosco nessuno». Ne ha sentiti di racconti, in 24 anni di convivenza con Natale L'Ala. Quasi un quarto di secolo che è stato una intermi¬ LE SOLUZIONI DEI GIOCHI La partita è continuata con 1... Tb1 !; e dopo 2. R:b1,f2; il Bianco si è arreso. Un ottimo esempio di «ostruzione» della Torre avversaria. DOPPIO OIOCO In orizzontale, dalla prima alla nona riga: Solstizio (9 punti); Fosforici (9 punti); Addizione (9 punti); Fresche (7 punti); Gomitolo (8 punti); Riviera (7 punti); Zincalo (7 punti); Libeccio (8 punti); Brodose (7 punti). In verticale, dalla prima alla nona colonna: Cacciato (8 punii); Califfo (7 punti); Silenzio □BEB BBEBBBB EnnOEdEBE EEJHEEEEEEE E EHEEIEEE DE EE3EEEB EE EEEEEEEQE EOE EEBEEE EEEEEE EBODEBO EEJEE ED EDEDED 00HEEED □E GEEEDEQEEEEEDBE E E E EEEEEEEBBBEE EEEEEEEE DEB EDHE3E EE EE EDBE3EEEDEE EEDE DEEEDQEED EBEEE QEBEE GBEEB EEQE EEEEED □□ED EBE E EEEEDBE DEEE □EBE BDEG EEQE DEBBE E (8 punti); Bollire (7 punti); Doveroso (8 punti); Cottimo (7 punti); Derisioni (9 punti); Contesi (7 punti); Sbadigli (8 punti). Totale = 140. PAROLIERE 7 lettere: ascolto, assetto, nasetto, sonetto, sottesa, sotteso, sterolo; 6 lettere: assolo, coIone, colono, colore, cotone, esatto, nasone, natole, onesta, onesto, ottano, ottone, scotta, scotte, scorto, solone, sterno, stolto, totano; 5 lettere: aster, colon, colta, colte, colto, costa, coste, cotta, cotte, cotto, esano, lesta, lesto, lotta, lotte, lotto, nasse, nesso, netto, notte, nabile doccia scozzese: prima l'amore, lunghi periodi di serenità, il «sentirsi importante» accanto ad un uomo «rispettato e riverito». Ma anche le notti insonni, il timore della morte, la diffidenza per amici che in qualunque momento «potevano tradirti», i disagi di una vita in fuga, lui e lei braccati dai carabinieri e dai killer inviati dagli ex amici di L'Ala. Adesso scrive poesie, 'za Giacomino. Le fanno compagnia il foglio e la penna. Scrive, scrive sempre. E ogni volta è un «tributo d'amore» per il «suo Natale». Una cassetta di latta è ormai stracolma di piccoli fogli, fitti d'inchiostro. Conserva tutto, la pentita. Il suo è una sorta di «reliquiario»: ricordi, oggetti, persino una boccetta di «Victor», il profumo che usava Natale. Solo della macchina blindata, che non è riuscita a salvare il suo uomo, Giacoma si è disfatta. «Quei malacarne hanno avuto il coraggio di venire a chiedermi se la vendevo. Sai cosa ho fatto? L'ho bruciata, pur di non darla a loro». Le manca il suo uomo. Lei dice «mio marito», anche se non erano sposati e quando lui stava in carcere le scriveva: «Mia cara sposa». E le manca, adesso, la Sicilia. Così ha scritto in una delle sue ultime poesie: «La solitudine rattrista il mio cuore, lontano- dalla mia amata terra di gelsomini e zagara adornata. Lembo fiorito, o culla profumata». Francesco La Licata onore, ressa, resta, resto, retto, setto, sotto, stelo, stesa, steso, stole, tasse, lasso, terno, tolta, tolte, tolto, tosse, tosta, toste. Totale 66 parole. Il seguito vincente è 1) ... 16-20; 2) 23x7,4x20; 3) 24x15,18-21; 4) 26x10,5x30; e il Nero vince. REBUS (4,4.2,7): VE reca sediaccia IO = VERE CASE DI ACCIAIO. MASTER MINO La combinazione finale corretta è: R V V 6. MATEMATICAMENTE Francesco ha segnato 18 canestri. Se X sono i canestri segnati, 29-X sono quelli mancati. Francesco quindi riceverà 3X caramelle e ne dovrà dare 5 (29-X). Essendo il bilancio complessivo di Francesco di una caramella in meno, avremo che: 3X - 5(29-X) = -1. Risolvendo questa semplice equazione si ottiene X=18.

Persone citate: Filippello, Francesco La Licata, Pietro Vernengo, Scacchi

Luoghi citati: Campobello Di Mazara, Palermo, Roma, Sicilia