Festa per il Beaujolais stasera in discoteca di Gabriele Ferraris

Festa per il Beaujolais stasera in discoteca Arrivano dalla Francia i camion con il vino nouveau Festa per il Beaujolais stasera in discoteca A mezzanotte i camion carichi di bottiglie sono partiti dalla terra di vigneti fra Lione e Digione. E stamattina ih tutta Europa si può bere il Beaujolais Nouveau. Due mesi dopo la vendemmia. E' un vino leggero, gradevole, di moda. Pare piaccia ai giovani. Tant'è che stanotte, a Torino, il popolo delle.discoteche rinuncerà a whisky e ginfizz e brinderà con il Nouveau. C'è chi sospetta un'accorta campagna pubblicitaria dei vignaioli francesi: quasi si fossero passati una parola d'ordine, i locali che fanno tendenza - frequentati da presenzialisti e creativi, animati dai migliori deejay e musicisti - invitano il popolo della notte a celebrare ilfatidico 21 novembre, quando la legge francese autorizza a stappare le bottiglie della vendemmia '92. Al «Big» di corso Brescia ci sarà un'orchestra di paese ad accompagnare il tintinnio dei calici. Allo «Yo Yo» di via Burzio il Beaujolais sarà sorseggiato a ritmo di latin jazz. Grande attesa air «Azimut» di via Modena, covo di perdinotte gourmet. E intanto i club del circuito «Fuori Orario» suggeriscono ai loro frequentatori peregrinazioni notturne fra musica e bicchieri: stasera al «Portes» di via Montebello, al «Doctor Sax» ai murazzi del Po, al bistrot «A Bicyclette» in via San Domenico, allo «Snow Beach» in via Giulio, al «David's» in via Spalato. E si proseguirà fino a domenica, e si aggiungeranno il «Rodò» e «Le Gi- nestre» e l'«Akhenathon». In un posto si ascolterà jazz, nell'altro ci sarà uno spettacolo di danza, in un altro ancora uno strip-tease o uno spettacolo di musica latinoamericana. Unico denominatore comune, l'agognato Beaujolais Nouveau. Amatissimo a Torino: lo confermano i titolari delle enoteche. La sfida fra il vino francese e il Novello, il suo concorrente italiano, non ha proprio storia. Anche se costano meno (5-6 mila lire per il Novello, 6-9 mila per il Nouveau), le bottiglie tricolori perdono la sfida. Da quattro-cinque anni i produttori nostrani hanno tentato di adeguarsi alla moda della «pronta beva». Però qualcosa non funziona: «Dopo un primo momento d'interesse - conferma Carlo Santera di «Vinarium» in via Madama Cristina - la gente è tornata al Beaujolais: rispetto all'anno scorso no venduto il 75 per cento in meno di No- vello. I clienti vengono, mi chiedono se è arrivato il Beaujolais, e quando rispondo che per il momento c'è il Novello scuotono la testa, mi dicono "aspetterò"». Il pragmatico Santero non esulta per le male sorti del prodotto nazionale, ma si adegua: ha ordinato poche centinaia di bottiglie di Novello, 30 mila di Nouveau. «Certo - aggiunge Gino Colombo della «Casa del Barolo» in via Doria - il Novello arriva prima, quest'anno il 14 novembre, ! e finora s'è venduto benino. Ma so già che il 21 le richieste si fermeranno: tutto vogliono il Beaujolais, inutile illudersi». Questione di gusti, ma anche di astuzie promozionali: da noi, sul Novello si organizzano convegni e tavole rotonde. I francesi, invece, impongono il loro vino nelle discoteche. Tra rap e house. Altro che Coca. Gabriele Ferraris Stanotte, a Torino, Il popolo delle discoteche ' rinuncerà a whisky e gin-fìzz e brinderà con le bottiglie di Nouveau, il vino novello prodòtto dai francesi

Persone citate: Carlo Santera, Gino Colombo, Pare, Santero

Luoghi citati: Digione, Europa, Francia, Lione, Novello, Torino