Morta in culla a 5 mesi: pertosse?

Morta in culla a 5 mesi: pertosse? Dopo una notte apparentemente tranquilla, il papà trova senza vita la gemellina Morta in culla a 5 mesi: pertosse? La piccola dormiva accanto al letto dei genitori Cinque mesi di vita, Chiara Squillaci è morta nella notte tra martedì e ieri, forse per un attacco di pertosse. Ma forse questo è un altro caso della «morte in culla», la sindrome per diversi aspetti ancora misteriosa che colpisce molti lattanti. Solo l'autopsia chiarirà le cause del suo decesso. Chiara è morta mentre dormiva, ma nessuno si è accorto. Il lettino della bimba e quello della gemella Cristina sono divisi dal letto dei genitori: uno per parte, in modo che i genitori potessero «tenere le bimbe sotto controllo, soprattutto adesso che non stavano tanto bene». Ma Italo Squillaci e la moglie Elisabetta non l'hanno sentita tossire o lamentarsi. Una notte tranquilla, fino a ieri mattina presto, quando il papà si è alzato, si è chinato sulla culla per controllare Chiara e si è accorto che «la bimba era rigida, quasi fredda». A nulla sono servite la chiamata al 113, l'ambulanza, la volante di polizia che ha fatto strada, a sirene spiegate, dalla casa di via Segantini 92 al pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria. . «L'infermiere me l'ha detto subito: è deceduta - spiega Italo Squillaci -, ma hanno provato lo stesso a rianimarla con l'ossigeno. Non c'è stato niente da fare». Disperato, insieme con la moglie Elisabetta si chiede il perché di questa morte inspiegabile. Le gemelle erano seguite fin dalla nascita dal dottor Zanolini, pediatra all'ospedale di Venaria. Venerdì scorso il medico le ha visitate entrambe: «Da una ventina di giorni erano malate di pertosse, contratta dal fratello maggiore, Claudio di 8 anni. Stavano meglio, avevano ormai superato la fase acuta in cui le crisi di tosse sono più frequenti e intense». Ieri il dottor Zanolini, avvertito della morte di Chiara, si è precipitato a visitare la gemella: «E' in buone condizioni, non corre pericoli». Cosa può aver determinato la morte di Chiara? «La mia impressione è che non sia provocata dalla pertosse. Penso piuttosto ad un'emorragia cerebrale, dovuta agli sforzi che la piccola ha fatto tossendo nel pomeriggio. Oppure può trattarsi di una "morte in culla"». «Noi vogliamo chiarezza, vogliamo capire bene perché è morta», dice lo zio della bimba. Dante Ruffinatto. In attesa dei risultati dell'autopsia, il pro¬ fessor Nicola Desario, primario di Pediatria al Maria Vittoria, spiega che «un attacco acuto di pertosse può aver provocato danni respiratori o cerebrali. Premetto che non conosco il caso, ma so che questa malattia, a 5 mesi di vita, può comportare rischi gravi, e anche la morte». Brunella Giovara Elisabetta Squillaci tiene in braccio Chiara (a destra) e la gemella Cristina

Persone citate: Brunella Giovara Elisabetta Squillaci, Dante Ruffinatto, Italo Squillaci, Nicola Desario, Squillaci, Zanolini