Nell'ospedale San Luigi partono i corsi di medicina

Nell'ospedale San Luigi partono i corsi di medicina Il nuovo polo universitario diventerà un attrezzato campus Nell'ospedale San Luigi partono i corsi di medicina All'ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano è stato costituito il «polo» della facoltà di medicina e chirui'gia. Già sono cominciate le lezioni per i 50 allievi che frequentano il quarto anno; martedì comincerà l'attività didattica per i 50 allievi iscritti al primo anno. Per ora i docenti sono tredici, otto già in sede (Guglielmone e Mangiarotti per il primo anno; Angeli, Di Carlo, Furlan, Martinetto, Renga e Trovati per il quarto). Altri insegnamenti sono affidati a docenti esterni. In aggiunta alle sedi torinesi, l'Università conta quindi su una nuova struttura che ha i presupposti del vero e proprio «polo» completo: insegnamento, ricerca, assistenza. «Siamo riusciti a realizzare una vecchia idea - commenta il rettore Mario Umberto Dianzani -. Se ne parlava da anni, da quando ero preside della facoltà di medicina. Non è stato facile, e solo di recente i tempi sono maturati consentendoci di compiere il passo decisivo, un passo con prospettive interessanti e che incoraggiano il nostro impegno». Prevista dal Piano sanitario triennale, riconosciuta due anni fa come «polo amministrativo» e nel luglio scorso come «polo didattico», la soluzione del San Luigi è diventata una realtà. «Un'importante realtà destinata a crescere. Per ora abbiamo ristrutturato la cosiddetta palazzina delle suore per farne il dipartimento biologico e rimesso in ordine la cabina elettrica. Per le aule, con un investimento di oltre 1 miliardo, costruiremo dei prefabbricati». Le prospettive sono più che buone. Al San Luigi, in questi ultimi anni, si è concentrato un invidiabile patrimonio di specialisti. L'età media è più bassa che altrove, il che spiega tante energie profuse. E fa ben sperare in un prossimo, interessante sviluppo del polo universitario, oltre che ad una rivalutazione dell'immagine dello stesso ospedale. «C'è tranquillità, spazio.Ed esistevano strutture immediatamente utilizzabili - interviene il preside della facoltà, Guido Filogamo - necessarie allo sviluppo delle attività universitarie. Adesso siamo partiti con due corsi ma, gradualmente, inseriremo nel programma gli altri anni di studio». Il «polo» di medicina del San Luigi potrebbe trasformarsi in un campus universitario, il primo di questo tipo in Piemonte. Già si parla di prossimi insediamenti di importanti Centri studio. Il presidente del Consiglio del corso di laurea di Medicina, Emilio Sergio Curtoni, conferma che «ci sono tante condizioni per essere fiduciosi nel futuro: al San Luigi gli studenti hanno tutto a disposizione, proprio come in un campus: una comoda mensa, una bibliotechina e locali adatti per le pause. Si entra al mattmo e, uscendo alla sera, si è completata la giornata di studio e di impegno. Non ci sono tempi morti, le coree da una sede universitaria all'altra, le soste frettolose nei bar. Gli studenti hanno la possibilità di studiare tranquilli, a stretto contatto con i docenti e i ricercatori, con a disposizione strutture cliniche e biologiche». Lo stesso entusiamo viene dall'Usi 34. «Questa realizzazione è il naturale sviluppo di un rapporto convenzionale esi¬ stente sin dall'inizio degli Anni Ottanta - afferma l'amministratore straordinario, Francesco Coccia -. Il San Luigi è un ospedale di antica tradizione e di elevato livello specialistico che ben si presta a questo tipo di lavoro in comune. Tra le componenti ospedaliera e universitaria c'è una perfetta sintonia e siamo stati lieti di mettere a disposizione del polo le strutture necessarie, i locali, i servizi nonché il personale indispensabile per avviare i diversi insegnamenti». Adriano Provera Gli iscritti al quarto anno hanno già cominciato le lezioni a Orbassano

Luoghi citati: Orbassano, Piemonte