L'assalto all'Europa parte dalla Toledo di M. Fe.

L'assalto all'Europa parte dalla Toledo QUI SEAT Ecco i programmi della Casa spagnola L'assalto all'Europa parte dalla Toledo BARCELLONA. Il mercato spagnolo sta attraversando una grave crisi, ma la Seat ha fiducia nel futuro e, con l'aiuto del Gruppo Volkswagen, cui appartiene, si prepara da una parte a rinnovare e ampliare i suoi impianti produttivi, dall'altra a sostituire, nel giro di tre anni, i suoi attuali modelli (Ibiza, Malaga e Marbella), cui aggiungerà una famiglia di «sportive»: spider e coupé. Chi non cambierà, naturalmente, sarà la Toledo, la cui commercializzazione in Europa si sta avviando in questi mesi. Fiore all'occhiello della Seat sarà lo stabilimento di Martorell (alle spalle di Barcellona), dove già sorge il centro di ricerca. La zona è ancora un enorme cantiere, ma la Casa spagnola è sicura che tutto sarà pronto per la fine del '92 o gli inizi del '93. «Produrremo 250 auto al giorno - dice il presidente J.A. Diaz Alvarez -. Il nostro obiettivo è di vendere a metà degli Anni Novanta circa 600 mila macchine e di raggiungere in Europa una quota di mercato del 4%». Un obiettivo ambizioso, visto che la Seat chiuderà l'anno con circa 380 mila consegne. Ma dovrebbero essere proprio i nuovi modelli a dare la spinta per questa crescita, propiziata anche dai massicci investimenti - si tratta di migliaia di miliardi - compiuti da Wolfsburg a favore di Barcellona. La Toledo, in pratica, rappresenta la prima pietra di questo rilancio della Casa spagnola, che per conto della Volkswagen fabbrica anche la Polo. «La Toledo - commenta J. J. Diaz Ruiz, responsabile commerciale della Seat - verrà prodotta quest'anno in 78 mila unità, di cui 54 mila vendute. Nel '92 ne consegneremo in Europa almeno 140 mila. Tra luglio e agosto è partita la pre-campagna di lancio nei Paesi della Cee e abbiamo ricevuto 7000 ordini. E' piaciuto soprattutto l'aspetto. Un coro di elogi». Un riconoscimento per il lavoro di Giorgio Giugiaro, che ha disegnato la vettura, una berlina a tre volumi dalle linee morbide e aggressive insieme. «Con Giugiaro si lavora meravigliosamente e ci siamo affidati a lui anche per i nostri prossimi modelli», precisa Diaz Ruiz. Giugiaro, insomma, per dare una forma «latina» a un prodotto che nasce sotto l'attenta sorveglianza della Casa madre tedesca e con componenti - dai motori agli accessori - riconducibi¬ li alle altre vetture del Gruppo Volkswagen. La gamma della Toledo è in dorso di ampliamento. Alle motorizzazioni a benzina si sono aggiunte versioni a gasolio con tanto di turbo e una due litri con cambio automatico. Ma numerose altre novità sono in preparazione, da vetture con propulsore sovralimentato tramite compressore volumetrico (quello a chiocciola made in Wolfsburg) ad altre dotate di trazione integrale tipo Syncro. All'esame anche una Toledo dotata di uno speciale sistema per economizzare carburante mediante lo spegnimento automatico del motore. «In città, dove è più necessario - dicono i tecnici -, è possibile risparmiare il 50%». Ma il dispositivo, che forse non si attaglia alla filosofìa della berlina, sarà forse utilizzato su altri modelli. Nel nostro mercato la Toledo è partita con 1600 ordini. Inutile dire che in Seat sperano che l'aspetto «latino» conquisti molti altri cugini italiani. [m. fe.]

Persone citate: Diaz Ruiz, Giorgio Giugiaro, Giugiaro, J. J. Diaz Ruiz, J.a. Diaz Alvarez