I nipotini di Goethe sono indigeni Maori

I nipotini di Goethe sono indigeni Maori Singolare scoperta in Nuova Zelanda: la famiglia del poeta trapiantata agli antipodi I nipotini di Goethe sono indigeni Maori Uh discendente di Wolfgang sposò la poetessa Puhiwahine BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Wolfgang Goethe ha discendenti fra i Maori, da 150 anni i pronipoti del poeta tedesco più grande e più famoso vivono hi Nuova Zelanda, scuri di pelle come gli aborìgeni dell'isola agli antipodi d'Europa? E' molto più di un'ipotesi, secondo la Suddeutsche Zeitung, che dedica un'intera pagina all'inchiesta del giornalista Tom Appleton, neozelandese trasferito a Vienna. Le prove, i documenti ritrovati negli archivi tedeschi e quelli raccolti sul luogo da storici locali, sembrano lasciare pochi dubbi, in una vicenda per la verità complessa dove amori clandestini e malinconie senili si intrecciano al fascino di fanciulle dell'aristocrazia tedesca o di poetesse indigene. Oggi, però, i discendenti di Johann Wolfgang von Goethe si chiamano Gotty, per una intro- missione anglofila dell'anagrafe locale. E sono straordinariamente somiglianti a lui, testimonia Appleton, Uno di loro in particolare, tal Griffith - orefice nella piccola città di Palmerston - è «uguale a Goethe» nel famoso ritratto dipinto da Johann Einrich Lips nel 1791. Le tracce sono già nel «whakapapa» dei Gotty, l'al¬ bero genealogico che i Maori si trasmettono di padre in figlio insieme a tutto ciò che è noto di ogni famigliare: secondo la tradizione orale, il Poeta sarebbe stato il nonno di John Francis Gotty, nato nel 1809 in Germania, trasferitosi in Nuova Zelanda dove divenne agricoltore, e morto il 30 aprile del 1893 dopo una lunga vita trascorsa accanto alla moglie Elisabeth Rangihirawea, una poetessa maori nota con il nome di Puhiwahine. Il certificato di \ morte di John rivela al| cuni dati interessanti: ! luogo di nascita, semplicemente «Germany»; padre, Antonio von Goethe, ufficiale di cavalleria dell'esercito prussiano; madre, Emma von Goethe, un nome che presto sarebbe stato adattato all'ortografia inglese e trasformato in Gotty. In un altro documento ritrovato da Appleton - la richiesta del certificato di cittadinanza neozelandese presentata nel dicembre del 1849 da John - l'an¬ no di nascita è il 1816, non il 1809. Il particolare coincide con la tradizione orale della famiglia, secondo la quale il piccolo Gotty andò a scuola con Bismarck a Berlino nel 1822, quando il futuro Cancelliere aveva sette anni. Ma il dettaglio, per quanto ghiotto, è impossibile a provarsi: gli archivi della scuola sono stati completamente distrutti durante la seconda guerra mondiale. Da John ad Antonio dunque, «il figlio misterioso del Poeta»: Goethe, assicurano il «whakapapa» e lo storico neozelandese Pei Te Hurinui Johnes, non lo ebbe dalla moglie Cristiane Vulpius, che pure gli diede cinque figli (quattro morirono poco dopo la nascita, il quinto, August, nel 1830 a 41 anni, e l'unica discendenza indiretta e per parte della sorella Cornelia, che ebbe due figli nove nipoti e sedici bisnipoti). Ma lo ebbe da Anna Elisabeth Schoenemann, che il Poeta chia¬ mava LiU. Goethe la conobbe nel 1774 quando aveva 26 anni, dieci in più di lei. Fu un amore passionale, come testimoniò il giovane Wolfgang («Rinchiuso di nascosto nella mia cameretta.... sognavo un desiderio pieno») ma soprattutto sfortunato, perché i ricchi Schoenemann si opposero al fidanzamento della figlia. Lasciò un segno profondo: «Non sono mai stato così vicino alla felicità come nel periodo del mio amore per Lili», ricordava Goethe ormai ottantenne. Antonio non nacque allora, tuttavia (secondo lo storico Kurt Eissler, Goethe ebbe il suo primo rapporto sessuale dodici anni dopo, a 38 anni). Ma Lili non uscì dalla vita del Poeta: quattro anni dopo il forzato abbandono, Goethe la incontrò di nuovo a Strasburgo, dove aveva sposato il banchiere Bernard Friedrich von Turckheim. Goethe aveva allora 30 anni, Lili 20. Rimasero insieme un giorno solo: se davvero Antonio è figlio loro, è stato concepito allora, il 26 settembre del 1779. La data coincide: l'anno di nascita di Antonio von Goethe è il 1780, si ricorda nel certificato di morte di John Gotty. E c'è un altro indizio: vent'anni dopo, il 25 febbraio del 1801, Lili scrisse per la prima volta a Goethe, implorandolo di «essere d'aiuto a un giovane meritevole». Non si fanno nomi, ma Antonio avrebbe compiuto proprio allora i ventun anni, entrando nella maggiore età. John Gotty ha avuto due figli, John junior e George. John junior ha studiato a Oxford, e dopo la laurea ha fatto un viaggio in Germania per incontrare i parenti (la moglie di August von Goethe era ancora viva). A 86 anni, sua figlia ricorda ancora come andò: «I suoi parenti non vollero saperne di lui, gli dissero sei un negro». Emanuele Novazio p,curiosa variazione: "Tout homme qui pense est un ggmennais dove il passo è ri¬ mpreprmedLufucimissione anglofila dell'anagrafe locale. E sono straordinariamente somiglianti a lui testimonia Un ritratto di Wolfgang Goethe. John Francis Gotty, un nipote nato in Germania nel 1809, si trasferì in Nuova Zelanda e divenne agricoltore. Sotto, un indigeno Maori