Riapre la «Bomboniera» voluta da Macario di M. Bo.

Riapre la «Bomboniera» voluta da Macario SALE Riapre la «Bomboniera» voluta da Macario Pi ARE proprio sia la volta buona: il Teatro Macario di via Santa Teresa 10, la «Bomboniera» voluto da Macario che ha ospitato le ultime stagioni dell'artista, riapre dopo nove anni di chiusura. Artefice della resurrezione Giorgio Molino, classe 1933, spirito battagliero, capelli neri («Non tinti, naturali - tiene a precisare Nessuno è ancora riuscito a farmeli diventare bianchi»), occhi azzurri e sornioni. «E' stata dura - afferma - ma ce l'abbiamo fatta. E senza dover dire grazie a nessuno se non ai 3.500 soci che ci hanno sostenuto - prosegue Molino - Questo non è un business economico ma culturale, bisogna riproporre una "cultura regionale" che offra vero teatro, legato a tematiche sociali nostre, in cui riconoscerci. E non mi riferisco al teatro dialettale fatto dalle fUodrammatiche di paese, ma a uno nuovo, che è giunto il tempo di riscrivere, sull'esempio dei grandi autori piemontesi dell'Ottocento e tuttavia legato al presente». Il 21 settembre vi sarà l'inaugurzione ufficiale della sala, il 22 inizia la programmazione con un recital scritto dallo stesso Molino che ne è anche interprete accanto a Fulvia Roggero, Sonia Pigatti e Katia Bersanetti. Titolo della pièce, «Metti una sera in scena», in replica fino al 6 ottobre. Tutti gli attori citati fanno parte della compagnia stabile Teatro Macario, nata già tre anni fa in occasione del progetto di ristrutturazione del teatro e arricchita in futuro dagli allievi più meritevoli della neonata Scuola di recitazione. Il secondo spettacolo in cartellone (dall'8 al 29 ottobre) è «Finestre sul Po», ancora di Molino, scritto per Macario nel 1961 e rappresentato dalla compagnia stabile così come l'ultimo appuntamento della prima parte della stagione, «Achille Chiabot- to medico condotto» di Amendola e Corbucci, in scena dal 17 dicembre al 6 gennaio. Dal 5 al 10 novembre, invece, vi sarà «Voices/onomatopea», uno spettacolo di danza moderna della Compagnia Momento Danza, anch'essa compagnia stabile del Teatro Macario, con le coreografie e la direzione di Enrica Patrito. La Patrito dirige inoltre la neonata Scuola di formazione professionale per ballerini con corsi di danza classica, moderna, contemporanea e di improvvisazione e composizione coreografica. Sono già in vendita presso la cassa del teatro gli abbonamenti per questi quattro spettacoli al prezzo di 100 mila lue. n prezzo del biglietto d'ingresso per le serate singole, invece, è di 35 mila lire (poltronissima) e 30 mila lire (poltrone). E' possibile, inoltre, fare una tessera soci annuale al prezzo di 50 mila lire. Con questa si ha diritto a uno sconto sia sul prezzo dell'abbonamento (85 mila lire), sia su quello del biglietto (30 e 25 mila lire). Fuori abbonamento, infine, dal 12 al 17 novembre, il Circolo Cappello di Genova presenterà «Pigna secca, pigna verde» di Gilberto Govi; dal 10 al 15 dicembre, Raffaella De Vita in «Stasera Napoli». Per informazioni tel. 561.36.94. [m. bo.]

Luoghi citati: Genova, Napoli, Sale