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GADGETS GADGETS Spille e magliette dei Celti hanno il marchio «mode in Twin» ICelti e Torino, ovvero la storia e il merchandise d'arte. L'esposizione di Palazzo Grassi si è rivelata non solo un'indovinata operazione culturale e turistica, ma un'occasione commerciale. Nella boutique della mostra è esposta una vasta gadgetistica ispirata alla civiltà gallica la cui ideazione e produzione è tutta torinese. Si va dai tarocchi illustrati con leggende irlandesi alle scatole di monete al cioccolato della Lutezia; dalla felpa che riproduce un tondo dì George Bain, a foulard con simbologie mitologiche. Tutti gli oggetti sono in vendita a prezzi che vanno da un minimo di 25 mila lire a un massimo di 2 milioni e 500 mila. «La società Eco Pubblicità e Marketing, che ha sede qui a Torino - spiega Emilio Gargioni - gestisce completamente l'operazione del merchandise di Palazzo Grassi. La fase preliminare è stata la raccolta iconografica. Poi è seguito lo studio di obiettivi, contenuti e itinerari della mostra. Infine c'è stata la fase di produzione delle tre categorie: gli arredi, l'abbigliamento e le edizioni. «Il successo di questi articoli è enorme - continua Gargioni e stanno nascendo vere e proprie forme di collezionismo». I pezzi da amatori sono innumerevoli: una spilla in oro che raffigura il cavallo alato appartenuto alla principessa di Vix; un paio di orecchini, copia esatta di un ciondolo trovato nella tomba di Jegenstorf; una fibula irlandese del VII secolo d. C. Ad alcuni fornitori è consentito di vendere gli oggetti esclusivi di Palazzo Grassi in negozi selezionati. E' il caso dell'editrice torinese Lo Scarabeo (via Miglietti 5, tel. 473.0070), che ha preparato le due serie di tarocchi con disegni di Jacovitti e Lupatelli e una leggenda celtica illustrata da Milo Manara. Si trovano alla Casa del libro (Galleria Subalpina 24, tel. 543.966) e all'Angolo Manzoni (via Cernala 36, tel. 540.260) e costano da 25 a 30 mila lire. Jacovitti ha fatto dei ventidue Arcani Maggiori un'opera satirica dove il cinghiale è una porchetta, il guerriero un builetto di Trastevere, il calderone una gigantesca pasta e fagioli. Lupatelli ha scelto un umorismo più tenue, con toni e colori dolci. Infine Manara ha espresso le atmosfere ora languide ora eroiche de «Il sogno di Oengus», una leggenda celtica. Torinese è anche la Tradema (corso Matteotti 39, tel. 561.2466), che ha realizzato l'orologio al quarzo con il tondo di figure umane simbolo della mostra. Al Fischio (via Pietro Micca 4) si devono alcune terrecotte, mentre Invenzione (via Mantova 36, tel. 850.610) ha firmato segnaposti, portatovaglioli e portachiavi. In alto una foto Orlane, a destra la maglietta creata iti occasione dei250 anni del Regio

Luoghi citati: Torino